Calhanoglu, la svolta di Barcellona e la nuova vita da regista
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Calhanoglu, la svolta di Barcellona e la nuova vita da regista

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Hakan Calhanoglu è il giocatore di movimento più utilizzato da Simone Inzaghi: da mezz’ala alla nuova vita da regista, ecco la trasformazione del turco

“Anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo”. Dalla teoria cinese di Lao Tzu si possono aprire strade fino ad arrivare al percorso di Hakan Calhanoglu con la maglia dell’Inter. Il passo del turco, però, non è stato andando avanti bensì facendo un piccolo percorso a ritroso riguardo la sua posizione in campo. Proprio da questo aspetto è partita l’ascesa di Calha fino a diventare imprescindibile nello scacchiere di Simone Inzaghi. Tra i giocatori di movimento è quello che ha totalizzato più minuti in nerazzurro: 815′ dove è partito sempre titolare in Serie A nelle dieci gare disputate. Sei volte è stato sostituito dal tecnico per concedere minuti anche ad Asllani.

Inzaghi e la trasformazione del turco

Dagli inizi della sua carriera fino a oggi di strada ne ha fatta tantissima Calhanoglu. In Germania giocava principalmente sulla trequarti, poi il suo raggio d’azione si è spostato fino a trovare la collocazione tattica perfetta nel gioco e nelle caratteristiche per quelle che sono le idee di Inzaghi. Ma per capire come nasce la trasformazione del turco a regista bisogna fare un passo indietro. Riavvolgere il nastro alla notte del 4 ottobre 2022: al Camp Nou si è giocata Barcellona-Inter con Brozovic fuori per infortunio e un Asllani ancora acerbo per poter esser rischiato in una gara così delicata. Il tecnico nerazzurro ha subito trovato l’intuizione geniale spostando proprio Calhanoglu vertice basso. Da quel momento è diventato sempre più centrale nel gioco e nelle scelte dell’allenatore, tanto da preferirlo al croato spesso e volentieri.

L’esplosione di Calhanoglu davanti alla difesa ha dato alla squadra di Inzaghi maggiore dinamismo e verticalità. Ha mostrato anche una naturale attitudine, non solo nell’impostazione, ma anche nell’interdizione. Situazione, questa, che ha permesso anche alla squadra di trovare più equilibrio e subire meno reti visto anche i tanti palloni recuperati dal turco a ogni partita. Con il centrocampista turco a questi livelli, ora anche Brozovic è soltanto un lontano ricordo.  La società e i tifosi ora si godono un Calhanoglu in gran spolvero e sicuramente sarà in campo anche per le sfide contro Atalanta e Salisburgo. L’uomo in più di questa Inter, lo dicono i numeri ma lo dicono anche, e soprattutto, le prestazioni sul terreno di gioco. Calhanoglu-Inter, un ‘passo’ indietro per guardare sempre più avanti: la teoria del turco.

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