2021
Italia Svizzera, Sacchi: «I centrocampisti dovranno mandare in crisi gli avversari»

L’ex storico c.t. dell’Italia Sacchi ha parlato in vista della partita contro la Svizzera di questa sera
Arrigo Sacchi, ex allenatore ed ex c.t. della Nazionale, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato in vista del match fondamentale di questa sera tra Italia e Svizzera.
ITALIA IN DIFFICOLTA – «L’Italia, che ha appena vinto con merito (e non è poco) un Europeo, è andata in difficoltà in due occasioni. Quando l’avversario, ad esempio la Spagna, ha esercitato un possesso-palla elegante e prolungato, e quando, ad esempio l’Austria, ha puntato sul pressing feroce. In sostanza gli azzurri hanno avuto problemi quando gli altri hanno rubato loro l’idea. Bisogna dunque fare in modo che ciò non si verifichi».
CENTROCAMPO – «Gli azzurri hanno ormai interiorizzato il gioco di Mancini, sono intercambiabili. Non ci sarà Verratti, ma dovrebbe esserci Locatelli che ha ottime qualità. I centrocampisti dovranno disegnare quelle trame fitte di passaggi, sempre rapidi e brevi, per mandare in crisi la retroguardia della Svizzera. Palla rasoterra, mi raccomando: noi siamo bravi negli spazi stretti e non abbiamo grandi lanciatori e grandi colpitori di testa. Dunque, tutti vicini e tutti pronti a scambiarsi il pallone rapidamente. In campo mi piacerebbe vedere tanti triangoli che si disegnano, dove i vertici sono i giocatori: è necessario che Insigne, faccio un esempio, quando riceve il passaggio, abbia tre-quattro soluzioni».
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