Cristian Ansaldi si è raccontato ai microfoni ufficiali del Torino. Le parole dell’argentino.
CARRIERA – «Il sogno di un ragazzo che diventa realtà, tutto parte dall’amore per il pallone. Ho iniziato con papà e mio fratello; papà è un grande appassionato di calcio, come tutti noi argentini. La nostra è una passione diversa, non come quella tedesca o inglese: siamo più pazzi».
PRIMI PASSI – «Io ho iniziato in una squadra piccola, del quartiere della mia città, poi a 9 anni sono andato al Newell’s. Volevo fare il veterinario, amo gli animali: a casa ho serpenti, draghi barbuti, tre cani, pappagalli…Tanti mi chiedono che voglio fare dopo il calcio: penso sempre alla famiglia, a dedicarmi maggiormente a loro. È bello essere calciatori ma c’è bisogno di recuperare tempo per stare con i figli, con i fratelli e con tutti i parenti. Anche gli amici sono importanti, io ormai li vedo solo poche volte l’anno. Voglio tornare a Madrid dopo la fine della mia carriera, andrò spesso anche in Argentina».
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