Zenga: «Giocare nell'Inter era come aver vinto la Coppa del mondo. Ho lasciato il segno»
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Zenga: «Giocare nell’Inter era come aver vinto la Coppa del mondo. Ho lasciato il segno»

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L’Uomo Ragno si è raccontato nel corso di Careers al sito ufficiale dell’Inter: Walter Zenga ripercorre la sua carriera in nerazzurro

DEBUTTO – “Ho esordito all’Inter che avevo 22 anni e dall’altra parte c’erano Platini, Zico, Gullit, Maradona, Van Basten… quando mi chiedono qual è stato l’avversario più difficile penso sempre agli altri portieri che si sono trovati davanti Rummenigge, Matthäus e gli altri. Quando mi trovavo davanti avversari di valore, pensavo alla forza dei miei compagni e questo mi dava la forza per andare avanti al meglio. Il giorno in cui mi dissero che sarei andato all’Inter sono andato in giro come se avessi vinto la Coppa del Mondo“.

MOMENTI – “Avevo le lacrime agli occhi dall’emozione: entrare nella Hall of Fame come primo portiere della storia dell’Inter è stato il riconoscimento più bello della mia vita perché significa che sono riuscito a lasciare un segno, a prescindere dai trofei. Vinci se lasci un’impronta, un’immagine. Di fianco a me avevo tre fenomeni: Ronaldo lo conosciamo, Lothar è stato impressionante, uno dei migliori giocatori con cui ho avuto la fortuna di giocare, era tosto e anche fuori dal campo eravamo molto legati. Zanetti è arrivato che era un ragazzino e ha fatto tutto quello che un giocatore sogna di fare nella storia di una società”. 

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