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Rigore Napoli Inter, la posizione dell’AIA sull’episodio: pronte le ‘punizioni’ per Mariani e l’assistente Bindoni

Rigore Napoli Inter, la posizione dell’AIA sull’episodio: pronte le ‘punizioni’ per Mariani e l’assistente Bindoni. Cosa aspettarsi
Le polemiche non si placano dopo Napoli-Inter. Il calcio di rigore “inesistente”, come definito da molti, concesso ai partenopei e trasformato da Kevin De Bruyne, continua a far discutere, tanto da spingere il presidente nerazzurro Beppe Marotta a intervenire duramente nel post-partita per chiedere chiarezza. Ora, arriva la conferma anche dai vertici arbitrali: la decisione fu un errore evidente che ha pesantemente condizionato il big match.
L’analisi dell’errore: assistente decisivo in negativo
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la rivisitazione dell’episodio da parte dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri) ha portato a una conclusione netta: l’arbitro Maurizio Mariani ha sbagliato, ma l’assistente Bindoni ancora di più. Sarebbe stato proprio il guardalinee a “suggerire” al direttore di gara l’assegnazione del penalty per il contatto in area tra il centrocampista della Beneamata Henrikh Mkhitaryan e il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo. Un intervento anomalo, considerando che Mariani era ben posizionato, non aveva inizialmente fischiato nulla e il contatto appariva estremamente lieve (“rigorino”). L’AIA avrebbe quindi classificato la segnalazione dell’assistente come un “abbaglio”, che ha indotto l’arbitro all’errore dopo circa 8 secondi di gioco fermo.
VAR, altro errore grave. Stop in arrivo?
Ancora più grave, secondo l’analisi riportata dal quotidiano, il comportamento del VAR. Dopo il check, infatti, la tecnologia non è intervenuta per correggere quello che viene considerato un errore chiaro ed evidente, ma ha di fatto avallato la decisione errata presa in campo. Di fronte a questa catena di errori, quali saranno le conseguenze per gli ufficiali di gara? La rosea ipotizza uno stop (“un po’ di panchina”) sia per Mariani che per Bindoni. La sanzione potrebbe essere addirittura più pesante per l’assistente, ritenuto il principale responsabile dell’errata valutazione che ha pesato sull’esito della partita e sulla prestazione della squadra di Cristian Chivu. Un errore ammesso che non restituirà i punti persi al club meneghino, ma che alimenta ulteriormente il dibattito sull’utilizzo della tecnologia e sull’uniformità di giudizio nel campionato italiano.