GdS- Una Champions per due: Inzaghi per restarci, Sarri per entrarci
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GdS- Una Champions per due: Inzaghi per restarci, Sarri per entrarci

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La Gazzetta dello Sport propone un focus su Inter e Lazio, chiamate oggi ad affrontarsi alle 12.30 in ottica Champions League

Come scrive Sebastiano Vernazza sulla Gazzetta dello Sport, l’incontro di oggi tra Inter e Lazio, previsto per le 12.30, è decisivo in ottica Champions League per entrambe le squadre:

INTER LAZIO, LA SITUAZIONE-

Simone Inzaghi per restarci, Maurizio Sarri per entrarci. La Champions League come oggetto del desiderio e bene di prima necessità: è il senso unico di Inter-Lazio oggi all’ora di pranzo. La Lazio è seconda con sette punti di vantaggio sull’Inter scivolata al settimo posto, superata dall’Atalanta per una notte almeno. La Lazio può permettersi di giocare per il pareggio. L’Inter non ha scelta, vincere o allontanarsi ancora di più dall’obiettivo stagionale imprescindibile, la qualificazione alla Champions 2023-24, fondamentale per garantirsi i milioni che servono a mantenere un equilibrio finanziario minimo e vitale. Il pari tra Roma e Milan offre all’Inter la chance dell’aggancio delle due “pareggianti” a quota 57.

IL PARADOSSO

Inzaghi oscilla tra due estremi: è in semifinale di Champions e può vincere la coppa, in modo da garantirsi così la partecipazione alla prossima edizione, ma il paracadute della qualificazione via campionato rischia di non aprirsi. Così la partita di oggi assomiglia a un dentro o fuori. Sarri ha rinunciato a tutto: non è mai stato in corsa per lo scudetto, è stato eliminato da Coppa Italia, Europa League e Conference League. Come unico traguardo gli è rimasto il pass Champions e può dedicarsi all’obiettivo senza dispersioni di energie. […]

Se però l’Inter in un modo o nell’altro non staccherà il pass per la Champions futura, l’eventuale vittoria in Coppa Italia non basterà per salvare l’annata. In una grande società il rinnovo dell’abbonamento all’Europa superiore è la condizione imprescindibile, la linea di demarcazione tra soddisfazione e delusione, tra fallimento e scampato pericolo se si fatica a tenere in ordine i conti. Una linea rossa neppure sottile, anzi. Il secondo, il terzo e il quarto posto come salvacondotti o “scudettini” aggiunti. È giusto o è sbagliato? È la legge del mercato e non possiamo farci niente.

IL LEGAME

Inter-Lazio cela un filo rosso tutto suo, a legare gli allenatori. Simone Inzaghi è stato l’ultimo tecnico a portare la Lazio in Champions League, nel 2020, con eliminazione agli ottavi contro il Bayern nel 2021. Maurizio Sarri lavora per riportare la Lazio nell’élite europea. Passato, presente e futuro che si intrecciano. Inzaghi è un uomo di calcio di estrazione laziale. Alla Lazio ha vinto uno scudetto da giocatore e ha cominciato ad allenare. Sarri di recente si professato laziale dentro, ha detto che la Lazio gli ha permeato l’anima. Oggi San Siro ospita un conflitto di lazialità vecchie e nuove, sentimenti contrastanti.

I PRECEDENTI

Dieci incroci tra Inzaghi e Sarri ed un solo pareggio, la prima volta, un 1-1 tra Napoli e Lazio nel lontano 2016. Poi sei vittorie di Sarri e tre di Inzaghi, una delle quali in Supercoppa, a rimarcare il senso inzaghiano per le coppe. Il pari manca da troppo tempo per non ritenere che sia un’opzione probabile oggi, ma con una X Inzaghi ci farebbe poco. Inzaghi condannato a fare il Sarri di una volta e Sarri felice di “inzagare”: è il cortocircuito di Inter-Lazio.

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