Zanetti a Dazn: «Ecco chi può diventare una bandiera, ricevuto chiamate di mercato per loro, la svolta scudetto è stata..»
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Zanetti a Dazn: «Ecco chi può diventare una bandiera, ricevuto chiamate di mercato per loro, la svolta scudetto è stata..»

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Javier Zanetti, vice presidente dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista a Pierluigi Pardo nel programma Supertele su Dazn

Javier Zanetti, vice presidente dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista a Pierluigi Pardo, in onda su Dazn nel programma “Supertele”.

FESTA SCUDETTO – «Abbiamo mangiato in questi giorni, io non ho bevuto perché sono astemio. Comunque abbiamo festeggiato. Resta la felicità dei tifosi innanzitutto e il percorso fatto, credo che i giocatori con Inzaghi e lo staff abbiano fatto un grandissimo lavoro. Sapevamo che la squadra era forte, ma poi va dimostrato sul campo. I ragazzi ce l’hanno fatta»

SVOLTA PER LO SCUDETTO – «Ci sono stati momenti difficili perché i risultati non arrivavano. Il fatto di essere arrivati in finale di Champions è stato un grande traguardo, poi abbiamo visto come si è svolta la partita e abbiamo iniziato ad avere fiducia e consapevolezza. Abbiamo giocato alla pari e potevamo anche vincere»

INZAGHI – «Ha portato tantissimo, le sue idee. La squadra giocava bene e divertiva, il mister ha portato serenità, calma, consapevolezza di essere una squadra forte. Si impegna tanto anche a bordo campo, ci tiene, i ragazzi lo seguivano in tutto e in campo si è visto»

CALHANOGLU – «Il nuovo ruolo gli ha dato grandissima fiducia, si sentiva grande protagonista. È stato molto importante in mezzo al campo ma anche in attacco e in difesa»

THURAM – «Ausilio e Baccin lo seguivano da tanto, lo abbiamo aspettato. Non era facile inserirsi subito in un nuovo campionato, lui invece ha trovato subito un grande feeling con Lautaro e sta facendo bene»

LUKAKU – «La bravura di Lukaku nessuno la discute, con noi ha fatto bene. La sua scelta di non tornare è stata inaspettata, probabilmente avremmo fatto scelte diverse. Ma alla fine è stata una sfida anche per noi dover trovare delle nuove soluzioni»

LAUTARO – «È contento a Milano e all’Inter, lo dimostra, ha grande senso d’appartenenza, si comporta da capitano in campo e fuori. Quando Milito lavorava nel Racing lo seguivamo, aveva 18 o 19 anni, mi ha stupito una partita dove ha fatto tre gol dove lui disse che era contento per i gol ma non per la sua prestazione. Un ragazzo di 18 anni che risponde così dimostra di avere qualcosa di particolare nella testa. Pensavamo che sarebbe andato all’Atletico Madrid, sembrava fatta. Un giorno mi chiama uno dei suoi procuratori, c’erano problemi con l’Atletico. Noi ci siamo inseriti e ora Lautaro è da 6 anni che è con noi. Ogni anno si è migliorato, ha trovato una continuità incredibile che fa la differenza»

SECONDE LINEE – «Tutti avevano voglia di mettersi in mostra, abbiamo vinto tante partite nel finale perché ci credevamo fino alla fine. Ora bisogna continuare a migliorarsi. I presupposti ci sono, c’è un gruppo importante a livello tecnico e umano»

MERCATO INTER – «Dipende dalle possibilità che si presentano, la società è presente e forte, bisogna esserlo nei momenti di difficoltà. Penso ai momenti di difficoltà che ha avuto Inzaghi, se credi nell’allenatore diventa tutto più facile»

ZHANG – «Siamo in contatto sempre, era dispiaciuto di non poterci essere. Quando vede una società che funziona sicuramente è più tranquillo perché sa che il club è in buone mani»

GAP CON BIG D’EUROPA – «Se guardi la finale dell’anno scorso sembra che non ci sia, ma vedendo i presupposti in Premier ad oggi non possiamo competer. Dobbiamo essere anche noi bravi per una sfida nostra a portare i giocatori funzionali che sappiano mettersi la maglia dell’Inter e dare il loro contributo. Quelli che abbiamo preso fin qui ci hanno dato ragione, vedremo cosa succederà ora»

ELIMINAZIONE CHAMPIONS – «C’è sempre una lezione da imparare, c’è rammarico perché potevamo passare e non abbiamo sfruttato le occasioni. La Champions è una competizione di dettagli e non è facile contro squadre insidiose come l’Atletico Madrid»

TELEFONATE PER I BIG – «Tante… È normale dopo una stagione così. Noi però sappiamo che i ragazzi sono felici qui, lo scorso anno ci aspetta una stagione con tantissime partite e noi speriamo di poter tenere tutti»

ICARDI – «È da tanto che non lo sento, mi capita di vederlo a Milano, lo incontro sempre volentieri»

NUOVO CICLO – «Noi non dobbiamo aprire un ciclo perché secondo me il ciclo lo abbiamo aperto con Conte. Siamo stati bravi tutti gli anni a rinforzare la squadra e a rimanere competitivi»

SCUDETTO PERSO CON IL MILAN – «Una grande occasione persa ma nel calcio può capitare, sono stati bravi loro ad approfittarne»

NUOVA BANIDERA – «Sarebbe bellissimo, Lautaro è 6 anni che è con noi. Bastoni, Barella e Dimarco sono tutti giocatori che si identificano con i nostri valori. Mi piacerebbe rimanessero per tanti anni, ma in questo calcio è difficile. E’ normale che altri club si interessino ai grandi giocatori. Sono arrivate tante telefonate per tutti, veniamo da una stagione straordinaria. La tranquillità, come ha detto Beppe, è che tutti i ragazzi sono felicissimi di restare. Il prossimo anno sarà molto intenso, dovremo fare una squadra molto competitiva. Il mister avrà bisogno di tutti»

DIMARCO – «E’ cresciuto tantissimo, si vede la classe che ha. E’ un interista dentro, in campo e fuori, basta vedere quando fa i cori…»

ENTUSIASMO TIFOSI – «C’era la voglia della seconda stella, poi è arrivata nel derby. I nostri tifosi aspettavano questo festeggiamento, giusto che sia andata così. I ragazzi magari non si rendono conto di ciò che hanno fatto ma tra qualche anno si renderanno conto che hanno scritto una delle pagine importanti del club»

ESONERO MOURINHO DALLA ROMA – «Ora è tranquillo. Mi è dispiaciuto perché so quanto ci tiene José. Lui non se l’aspettava, ma fa parte del calcio. De Rossi sta facendo un grandissimo lavoro»

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