Fabrizio Ugo: «Eriksen? Il defibrillatore ha fatto la differenza»

Fabrizio Ugo, cardiologo dell’Istituto Medicina dello Sport di Torino, ha sottolineato l’importanza del defibrillatore in campo

Intervistato da Tuttosport, Fabrizio Ugo, cardiologo dell’Istituto Medicina dello Sport di Torino, ha parlato dell’importanza dell’utilizzo del defibrillatore in campo.

Ha spiegato come in Italia l’idoneità non venga autocertificata, ma rilasciata da un medico. Tuttavia certe malattie, come le cardiopatie del caso, possono rimanere occulte e difficili da rintracciare. Servono, come sottolineato dall’esperto, tanti esami approfonditi e rimane comunque difficile trovare i sintomi di tali problemi.

La differenza tra noi e altri paesi come negli Stati Uniti, si legge nell’articolo, sarebbe che in America il defibrillatore è presente anche nei centri commerciali e nelle volanti della polizia. In Italia invece è già capitato che, all’occorrenza, in caso di necessità gli interventi andassero storti perché il defibrillatore non era carico o perché non c’erano persone in grado di adoperarlo correttamente.

Questi strumenti, chiosa infine Ugo, andrebbero implementati almeno in tutti i centri sportivi ed è necessario organizzare corsi di formazione per insegnare anche a personale non medico ad utilizzarli in caso di emergenza.