Conferenza stampa Inzaghi: «Vorremmo rifare il percorso Champions dell'anno scorso. Io 13 anni all'Inter come Simeone? Dico questo»
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Conferenza stampa Inzaghi: «Vorremmo rifare il percorso Champions dell’anno scorso. Io 13 anni all’Inter come Simeone? Dico questo»

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Conferenza stampa Inzaghi: le dichiarazioni del tecnico nerazzurro alla vigilia di Inter Atletico di Champions League

Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, parla in conferenza stampa da San Siro alla vigilia dell’andata degli ottavi di Champions League contro l’Atletico. InterNews24.com trascrive tutte le dichiarazioni in tempo reale.

SIMEONE – «Domani sarà un piacere ritrovarlo. E’ stato un grandissimo compagno. Abbiamo vinto a Roma con la Lazio, poi non ci siamo mai persi di vista. E’ stato un grande compagno di squadra e si capiva sarebbe diventato un grande allenatore. Allena l’Atletico da tredici anni, ha vinto undici trofei e al di là dell’impronta che dà alla squadra li ho visti con piacere. Giocano un ottimo calcio».

PERCORSO CHAMPIONS – «Sappiamo quello che abbiamo fatto l’anno scorso, abbiamo vissuto notti magiche col club e i nostri fantastici tifosi. Vorremo rifarlo ma sappiamo che ci sono grandissimi squadre con le stesse nostre ambizioni. Domani c’è un avversario di assoluto valore con qualità e quantità. Nelle ultime quattro partite hanno cambiato 22-23 giocatori e non sono cambiati. Sono allenati benissimo da Diego. Sappiamo che sarà difficile ma ce la giocheremo alla grande. Domani è la prima di due partite, sappiamo che ci sarà una bellissima atmosfera in casa nostra. Servirà un’ottima Inter».

ATLETICO CAMALEONTICO – «Prevedere quello che succederà domani non è semplice. Nelle ultime partite hanno cambiato, ho visto l’ultima partita di Liga col Las Palmas in cui sono stati aggressivi, hanno giocato diversamente a Riyad con il Real. Palleggiano di più e hanno tantissima tecnica, con giocatori di ottima qualità. Non ho certezze nel prevedere la partita. Affrontiamo una grande squadra che gioca bene a calcio con qualità e un allenatore che ha dato una grandissima mentalità».

TURNOVER – «Noi l’anno scorso abbiamo fatto gli ultimi tre mesi molto bene cambiando 8-9 giocatori ogni tre giorni ma stavano tutti bene. In quel momento era la soluzione migliore. Dire cosa succederà da qui alla fine non ho certezza. Con la Salernitana avevo avuto sei giorni da Roma. Le ultime tre partite abbiamo potuto recuperare nel modo giusto. Ora sappiamo che le cose cambieranno perché giocheremo ogni 72 ore. Sarà tutto più difficile».

CAMPIONATO – «20 giorni fa eravamo a -1, ora siamo a +9. Sappiamo che in due settimane può cambiare tutto. Dobbiamo essere concentratissimi e guardare alla partita che viene. Dopo l’Atletico penseremo al Lecce. Speriamo di avere meno infortuni possibili. Giocando una volta a settimana è tutto più facile, ma i ragazzi lavorano bene e sono sempre monitorati. Fare scelte non è semplice ma i ragazzi mi hanno sempre dato disponibilità».

GARA SIMILE A QUELLA COL PORTO – «Potrei pensare a quella col Porto dell’anno scorso, una squadra molto determinata. Gi allenatori sono due miei ex compagni di squadra e la prima partita è comunque in casa. In questi giorni abbiamo cercato di prepararla nel migliore dei modi, dovremo essere bravi a leggere i momenti della gara. Su questo i ragazzi sono cresciuti»

QUALITA’ SIMEONE – «Simeone è stato un grande compagno di squadra e ottimo allenatore, so quanto è difficile restare tanti anni nella stessa squadra. L’ho fatto anche io alla Lazio e spero di farlo qui, ma siamo sempre giudicati in base ai risultati. Simeone non ha solo carisma e mentalità, la sua squadra gioca a calcio con dei principi. Gioca un ottimo calcio»

DIVENTARE IL SIMEONE DELL’INTER – «È difficile, l’ho capito negli anni alla Lazio e ora qui. In 20 giorni cambiano i giudizi sui calciatori e gli allenatori. Inutile pensare, bisogna lavorare. Ho la fortuna di avere questo gruppo di ragazzi che lavora col sorriso. Abbiamo fatto sei mesi nel migliore dei modi ma i più importanti sono i tre che mancano. Saranno decisivi per le nostre sorti in Champions e in campionato».

INTER NON FAVORITA – «Al di là di Simeone hanno giocatori che hanno fatto finali e partite ad eliminazione diretta. Sarà una bellissima gara tra due squadre che vogliono dominare la partita e giocano bene a calcio. In questi match l’episodio può essere decisivo. Penso a due anni fa col Liverpool o alla finale col Manchester City che poteva avere un altro epilogo. Giocheremo per andare ai quarti, sapendo che si gioca prima a San Siro e poi al Wanda».

INFLUENZA ERIKSSON – «Sven ha influito personalmente per la gestione, per come si relazionava con noi giocatori. Era un ottimo allenatore e un’ottima persona con idee tattiche innovative grazie alle quali ha vinto alla Lazio e all’estero. In quella squadra c’era tanti allenatori che stanno facendo una grande carriera».

DISTACCO IN CAMPIONATO AIUTA ANCHE IN CHAMPIONS – «No. Il campionato noi aiuta, aiuta il percorso. Guardiamo solo noi stessi. Continuiamo sapendo che mancano 14 partite e 42 punti. Abbiamo fatto un ottimo cammino ma abbiamo visto cosa è successo negli ultimi 20 giorni. Abbiamo un discreto vantaggio ma va tutto molto veloce. Dobbiamo essere concentrati anche quando dormiamo perché le insidie sono sempre dietro l’angolo. Sappiamo che squadra è l’Atletico, cercheremo di affrontarla da vera Inter».

SERENO – «A me fa piacere portare questo clima di unione tra giocatori, società, staff e tifosi. È quello che ogni allenatore sogna: l’atmosfera che si respira a San Siro e che si respirava all’Olimpico. Sappiamo che siamo giudicati nel quotidiano. CI sono dei momenti in cui sei il più bravo del momento e dei momenti in cui sei l’ultimo. Devo trasmettere a questi ragazzi il calcio che ho in testa».

SCELTE FORMAZIONE – «Non si ragiona su due partite, ragioniamo su domani. Oggi i ragazzi che sono scesi in campo nella rifinitura stanno tutti bene. Vogliono giocare tutti e 20, anche Stankovic. Dovrò fare delle scelte domani dopo l’allenamento. Abbiamo assenze importanti come Cuadrado, Sensi e Acerbi».

ANALISI PER MIGLIORARE – «C’è sempre margine, analizziamo ogni partita. Quando vinci analizzi con più piacere ma al di vittoria o sconfitta serve un’analisi giusta. Abbiamo analizzato quello con la Salernitana e anche quella prima con la Roma».

SANCHEZ – «L’ho detto venerdì dopo la Salernitana. Thuram e Lautaro stanno giocando di più ma sono contento di loro come di Arnautovic e Sanchez. Fanno un ottimo lavoro, si allenano bene e sono propositivi. Quando vengono chiamati in causa ci danno una mano. Arnautovic ha giocato da titolare con Lecce e Genoa, Sanchez ha fatto un gol fondamentale col Salisburgo. Devono continuare così, giocando ogni tre giorni avranno ancora più spazio. Sono stati preziosissimi, anche se non sono spiccati agli occhi della gente come Lautaro e Thuram ma hanno fatto sei mesi ottimi».

IDEA CALCIO SIMEONE – «Ogni allenatore fa il calcio a modo suo. Il Cholo l’ho sempre guardato con grande partecipazione, gli ho visto fare sia grande pressing che grande palleggio. Usa molto bene i braccetti, gioca molto bene a calcio. Non so che partita verrà fuori domani sera».

INTER FAVORITA PER LA CHAMPIONS- «Può essere logica conseguenza di quello che sta esprimendo la squadra e della continuità che ha avuto. Noi dobbiamo rimanere concentrati, poi quello che sarà lo vedremo. La squadra ha ottime certezze e principi di gioco, lavorano bene. Saranno tante partite da qui alla fine, da affrontare nel migliore dei modi».

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