Calhanoglu: «Ecco perchè ho scelto l'Inter. Con Inzaghi ho un ottimo rapporto»
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Calhanoglu: «Ecco perchè ho scelto l’Inter. Con Inzaghi ho un ottimo rapporto»

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Calhanoglu: «Ecco perchè ho scelto l’Inter. Con Inzaghi e i miei nuovi compagni ho un ottimo rapporto»

Hakan Calhanoglu si è raccontato ai microfoni del Corriere dello Sport. Di seguito le parole del centrocampista dell’Inter.

PASSATO«Al Milan ho trascorso quattro anni buoni e là ho molti amici. Ci sono stati anche momenti difficili, ma le ultime due stagioni sono state migliori rispetto alle prime due grazie a Pioli. L’Inter è una bella squadra che ha vinto l’ultimo scudetto e più derby durante la mia esperienza rossonera. Ho scelto di venire qui perché nella mia carriera mi piace affrontare nuove sfide».

SQUADRE CHE HANNO PROVATO A PRENDERLO – «Meglio se lo chiedete al mio agente. Io non ho parlato con nessuno perché ero impegnato all’Europeo e pensavo solo alla Turchia. Lui sapeva che doveva trovarmi la migliore soluzione possibile e lo ha fatto. Chiamata dell’Inter? Non ero sorpreso, ma calmo. Con le mie qualità so cosa posso fare e sinceramente (sorride, ndr) non mi è mai passato per la testa il rischio di rimanere senza squadra. Mi sono detto: “Un club arriverà”».

ADDIO LUKAKU E HAKIMI – «Se ho pensato di aver sbagliato scelta? Mai. Sapevo che loro due avevano svolto un grande lavoro qua e hanno tutto il mio rispetto. E’ normale che, in un momento economico complicato a causa del Covid, non sia facile tenere grandi giocatori che hanno offerte importanti. Il bene del club va messo davanti a tutto. Io sono sempre rimasto concentrato sul mio lavoro perché sapevo di essere venuto in una grande società».

PARTENZA SPRINT – «La definirei normale quando indossi la maglia dell’Inter. Conoscevo il valore dei miei nuovi compagni e quello di Inzaghi. Abbiamo parlato poco e lavorato tanto. Nella nostra testa c’è il desiderio di andare davanti a tutti e di restare lì fino alla fine».

PASSARE IL TURNO IN CHAMPIONS – «Io concordo con quello che dicono i miei compagni, specialmente se affermano una cosa del genere. Brozo ha espresso un concetto giusto perché contro il Real abbiamo giocato molto bene e meritavamo di vincere. Invece abbiamo addirittura perso. Con altre cinque gare, però, il nostro futuro europeo è aperto: vogliamo passare il turno e ci riusciremo».

INIZIO CON IL GENOA – «E’ stato bello partire in quel modo e sentire i tifosi che mi applaudivano. Un campionato e mezzo senza la gente non è stato un gran vedere, mentre ora piano piano torniamo alla normalità. Il calcio così è migliore».

IN COSA MIGLIORARE – «E’ una domanda che dovete fare all’allenatore. Lui mi dice cosa devo fare e io cerco di eseguire. Anche se non sono decisivo con una giocata, lavoro per la squadra, do il 100% come tutti gli altri perché non vogliamo che la squadra vada in difficoltà».

SCUDETTO – «Tante squadre possono inserirsi e lottare fino all’ultimo: la Roma e il Napoli hanno avuto un grande inizio, ma anche l’Atalanta è lì. E non so chi altri si potrà aggiungere. Noi siamo favoriti dopo la vittoria dello scorso anno».

TRADIMENTO – «Ho incontrato tanti tifosi del Milan quando esco per andare a mangiare con la mia famiglia. Mi chiedono foto e mi vogliono bene, non ho avuto problemi con nessuno al Milan».

DERBY – «A Milano il derby è tutta un’altra cosa rispetto alle altre città. Conosco i difensori del Milan, così come loro conoscono me. Dovrò pensare a come aiutare i miei compagni. Se segno, esulto? Farò come sempre».

IBRAHIMOVIC – «Ho grande rispetto per lui, è un grande giocatore e una grande persona. Detto questo darò il meglio per l’Inter».

ATALANTA«E’ una buona squadra, fisicamente forte, che gioca uomo contro uomo a tutto campo, potendo contare su elementi di qualità. So già che affronteremo un avversario forte, ma noi guardiamo solo a noi stessi e speriamo che i nostri tifosi possano vivere un grande week end».

OBIETTIVO – «Spero di vincere lo scudetto, magari già quest’anno».

INZAGHI«Prima di firmare per l’Inter ho parlato più volte al telefono con lui e da quello che mi diceva, si vedeva che mi voleva. Il mister è uno che punta sempre a vincere, ma lo avevo capito anche giocandoci contro. Con lui ho instaurato un grande feeling: mi piace il suo modo di lavorare, l’adrenalina che ti trasmette e le motivazioni che ti dà».

RUOLO«Nel Milan da “10” ero più libero perché avevo davanti un solo attaccante, mentre ora ce ne sono due e devo tornare, aprire il gioco e recuperare il pallone. In fondo non ci sono troppo differenze. Credo di aver fatto un buon lavoro finora anche perché sto imparando la tattica e i movimenti della mezz’ala».

COMPAGNO CHE PIÙ L’HA IMPRESSIONATO – «Sono ottimi giocatori e, per un motivo o per l’altro, dovrei citarli tutti. Se volete solo un nome dico Skriniar, una grande persona, un grande difensore e un grande carattere».

ASSIST A DZEKO E SKRINIAR – «Il regalo che mi hanno fatto sono i tre punti che abbiamo conquistato contro il Genoa e la Fiorentina».

MEGLIO 10 GOL O 15 ASSIST – «Per me meglio gli assist».

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