Tebas: «Il calcio non è solo soldi, la Superlega è un pericolo»
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Tebas: «Il calcio non è solo soldi, la Superlega è un pericolo»

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Javier Tebas, presidente della Liga, è intervenuto al Festival dello Sport di Trento: ecco cosa ha dichiarato

Il presidente della Liga Javier Tebas ospite in collegamento del Festival dello Sport di Trento. Ecco le sue dichiarazioni:

LIGA – «Siamo ai dettagli per l’accordo col fondo CVC. Abbiamo avuto notevoli perdite nell’ultimo anno a causa del Coronavirus e questo accordo è importante. Ci sono tre club che spiccano per quanto riguarda il voto contrario all’ingresso del fondo, tra cui anche il Real Madrid. Io credo che maggiore sarà la forza dei campionati nazionali e minore sarà la nascita di progetti come la Superlega. Bisognerebbe dividere meglio le entrate tra le società interessate».

CLASICO – «Ogni partita è importante, ma il Clasico in modo speciale. Queste partite vengono viste in tutto il mondo, ma mi pare difficile giocarla all’estero un giorno. Non è quel tipo di gara, ci vogliono i tifosi delle due squadre allo stadio. Questa sfida non deve uscire dai due stadi a cui storicamente appartiene. Campionato? La nostra ossessione non è che vinca qualcuno di diverso da Barcellona o Real Madrid, bensì che si vinca il campionato con 85 o 90 punti e non con 100, così che sia più competitiva la lotta. Infatti ad ora ognuno ha già perso almeno una partita. In Premier League spesso si hanno casi vicini ai 100 punti. E’ un caso di lega poco competitiva se succede.

MONDIALE BIENNALE – «Ci serve un’analisi adeguata. Parliamo di 200 giocatori, ma la verità è che il 90% dei calciatori professionisti al mondo non partecipa ai Mondiali… Sono circa 150 giocatori quelli che hanno un carico maggiore di gare da giocare. Per esempio Ibrahimovic non ha partecipato a tutti i Mondiali ed è normale che alla sua età abbia avuto meno sovraccarico. Ora vedremo cosa faranno le leghe europee coi giocatori che non andranno al Mondiale in Qatar. Dobbiamo avere voce in capitolo su tornei e competizioni, perchè alla fine sono i club a pagare il conto».

CLUB-STATO – « La Premier League ha un volume d’affari maggiore della Liga, dobbiamo lavorare sodo per raggiungerli. Negli ultimi tre anni abbiamo recuperato 500 milioni di euro, ma il calcio non è solo soldi. La Premier è sempre stata prima per fatturati ma per 6-7 anni le squadre inglesi non sono arrivate in fondo alla Champions. Dei club-Stato ho parlato tante volte, per me sono un elemento pericolosissimo per il calcio. Il PSG ha un monte salariale che supera le entrate. Il Newcastle ora è passato in mano saudita e anche qui in Spagna abbiamo avuto un caso del genere e siamo dovuti intervenire pagando per evitare la fuoriuscita. Questo è un pericolo come la Superlega».

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