Stadio Inter, il sindaco di Rozzano: «Ecco come me lo immagino»
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Stadio Inter, il sindaco di Rozzano: «Ecco come me lo immagino, ma Milano…»

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Giovanni Ferretti De Luca, Sindaco di Rozzano, ha detto la sua sul nuovo stadio dell’Inter che dovrebbe ergersi sul proprio comune

L’Inter ha intenzione di proseguire la propria strada verso la costruzione del suo nuovo stadio a Rozzano. Il sindaco della città, Giovanni Ferretti De Luca, si è espresso così sulle frequenze di Radio Nerazzurra.

STADIO INTER A ROZZANO – «E’ ancora un’idea. Come diceva un grandissimo allenatore interista che ci fece vincere anche uno scudetto, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Sembra che la strada sia in discesa ma sono ancora convinto che Milano non sia uscita dai giochi».

COME ME LO IMMAGINO DA SINDACO E TIFOSO? – «Riporto quello che ci hanno detto durante l’incontro: hanno l’idea di costruire uno stadio da 70mila posti con una cittadella sportiva annessa, un’area che possa vivere tutta la settimana e non solo in occasione di eventi calcistici. Negozi, museo, ristoranti, campi da padel e calcetto, da beach volley. Immagino una struttura così. Di centri commerciali non hanno parlato, più di strutture sportive».

SUL TEMA DEL TRAFFICO – «E’ la prima cosa messa sul tavolo il giorno dell’incontro. Siamo tutti consapevoli che un’opera come uno stadio non può essere fatta senza prevedere un adeguato piano del traffico e dei trasporti. Rimango sempre con i piedi per terra: impedire la formazione di traffico è impossibile ma si potrà snellire molto. E tenete presente che non si sovrappone al traffico normale, visto che sono eventi serali e festivi».

TEMPI BUROCRATICI – «Rozzano ha approvato il PGT il 5 ottobre con un’osservazione fatta dalla proprietà che chiedeva di inserire la parola ‘stadio’ tra le possibili costruzioni nell’area. E’ stato un qualcosa in più, all’interno del PGT erano già previste costruzioni di interesse pubblico. Il 5 ottobre abbiamo approvato il PGT, ci sono 60 giorni perché diventi efficace. Il comune di Rozzano quello che doveva fare l’ha fatto, la palla passa all’Inter».

L’OPINIONE DEI CITTADINI – «Ci sono delle posizioni avverse ma penso siano minoritarie. E poi devono sapere una cosa che deve essere chiara a tutti: l’area è privata, ha diritti edificatori dal 1993. La scelta non è tra un’area verde e lo stadio, la scelta è tra due tipi di edificazione, stadio o altre strutture. Per me non c’è neanche da discutere».

SUL PARCHEGGIO – «Io sono abbonatissimo, sono andato a Istanbul e a Madrid. E’ evidente che lo stadio, quando sarà progetto, prevederà un’area con adeguati parcheggi. Un progetto nuovo deve prevedere la possibilità di parcheggiare in maniera comoda. Ma non c’è neanche un progetto, è solo un’idea. Immagino e do per scontato certe cose: non si può non pensare ad adeguati parcheggi. Questo stadio sarà agli antipodi rispetto agli stadi di Monaco e Istanbul, ci sono stato e sono praticamente isolati e irraggiungibili. Secondo me non sono stati pensati piani di traffico, mi sono ritrovato in coda a Monaco all’epoca di Leonardo e non vi dico di Istanbul».

QUANDO È INIZIATO L’ITER? – «L’iter non è ancora cominciato: l’Inter ha la prelazione con i Cabassi fino a fine aprile per verificare uno studio di fattibilità. Il primo passaggio è lo studio di fattibilità e quindi poi la presentazione di un progetto, poi parte l’iter che è abbastanza complesso. Se partissero all’inizio del 2024, potrebbe completarsi in un annetto».

SULLE PAROLE DI MAROTTA SU ICARDI-LUKAKU – «Sono d’accordo, molto molto meno grave la situazione di Icardi. Poi ragazzi, questo qui fa un gol a partita. L’uomo è in grandissima discussione, noi no. L’esperienza con noi si è chiusa. Icardi non l’avrei neanche mandato via, c’è stata una situazione antipatica ma risolvibile. E oggi serve uno così».

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