Prosinecki: «Dzeko? I 35 anni non pesano, resta un top»
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Prosinecki: «Dzeko? I 35 anni non pesano, resta un top»

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L’ex commissario tecnico della Bosnia, Prosinecki, ha parlato dell’ormai nuovo centravanti dell’Inter, Dzeko

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex commissario tecnico della Bosnia, Prosinecki, ha parlato di Edin Dzeko, ormai nuovo attaccante dell’Inter.

DZEKO INTER – «Penso che sia stata una scelta meditata: non è vero che l’Inter si è fatta prendere alla sprovvista, quanti attaccanti con qualità superiore a Edin ci sono oggi in circolazione? Io ne vedo pochi. E allora guai a sottovalutare questo acquisto: hanno preso un top, uno che sa giocare con tutti i partner d’attacco».

35 ANNI – «Nel calcio di oggi si vedono sempre più giocatori resistere fino a quella età. Dzeko ha conservato il proprio fisico al massimo. L’ultimo non è stato il suo miglior anno per ragioni esterne, ma ora da lui io mi aspetto una stagione super. Se poi lui è felice fuori dal campo, lo è anche dentro».

MILANO – «Nelle scelte delle sua carriera grande influenza hanno sempre avuto la moglie e i figli. Si sono sempre sentiti bene a Roma, ma penso che saranno tranquilli anche a Milano».

LUKAKU – «Passo indietro? Per me no, sono semplicemente due campioni diversi. Uno è più forte fisicamente, quando si gira e parte non lo tieni più, ma anche Edin col fisico si fa sentire: provate voi a togliergli la palla in un corpo a corpo? Semmai, è un giocatore più di tocco, che sa usare la tecnica nello stretto, ma questo lo avete visto da vicino in tutti questi anni in Italia. Per molti anni è stato il giocatore più decisivo della Roma».

TIFOSI – «Come entrare nel cuore dei tifosi? Facendo quello che sa fare: assist, gol, giocate di qualità. Questo basta, credetemi».

NUMERO 9 – «Ma per me è un 9 e mezzo, un 9 che tende al 10. Un attaccante completo che può aiutare anche Lautaro ad avvicinarsi alla porta. Lui ha la capacità di migliorare anche gli altri, non è da tutti».

RICORDI BOSNIA – «Era il capitano della squadra, ma pure qualcosa di più: un riferimento per tutti, anche per me. Più che una partita, ricordo il nostro rapporto che ancora continua. E per questo sono felice dei suoi successi».

PJANIC – «Non so se Pjanic tornerà alla Juve, ma anche nel suo caso una stagione negativa non cambia il valore. Per lui Torino è casa e Allegri è un maestro: per questo sarebbe un ritorno positivo per tutti».

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