Pacifici (Pres AIA) chiarisce: «Non c'è nessun complotto»
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Pacifici (Pres AIA) chiarisce: «Non c’è nessun complotto, non capisco gli attacchi agli arbitri»

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Il presidente dell’AIA, Carlo Pacifici, è intervenuto in conferenza stampa sugli episodi di Inter Verona e sulle polemiche

Carlo Pacifici, presidente dell’AIA, ha parlato in conferenza stampa da Coverciano degli errori nelle ultime giornate di Serie A, tra tutti, quelli che hanno fatto maggiormente discutere sono stati quelli di Inter Verona.

ATTACCHI AGLI ARBITRI – «Non capisco questa continuità di attacchi verso la classe arbitrale, personalmente sono soddisfatto del lavoro e del percorso che stiamo facendo con la Var. Avere tanti Var italiani nelle gare europee dimostra la bontà del nostro lavoro».

RESPONSABILITÀ – «Sta uscendo fuori che il problema del calcio italiano sono gli arbitri, è un messaggio che rimando al mittente. Tutti ci dobbiamo assumere le responsabilità, nessuno invece se le assume, e sottolineo una serie di comportamenti in campo e fuori che non fanno parte del calcio».

SULLE MINACCE AD HERNY – «Mi ha colpito il post del giocatore del Verona Henry che ha detto che dopo l’errore sul rigore ha detto che continuerà a fare calcio nonostante abbiamo ricevuto minacce di morte».

SIAMO TUTTI VARISTI – «Sento tante ipotesi, siamo tutti varisti, tutti giudichiamo un episodio senza capirne la dinamica. Su uno stesso episodio vedo valutazioni diverse sui giornali. Lavoriamo sull’uniformità ed andiamo avanti su questo percorso. Lavoriamo a testa bassa senza essere travolti dalle polemiche».

SUL VAR – «C’è chi chiede più interventi del Var, chi ne chiede di meno, a novembre scorso abbiamo fatto un incontro con quasi tutti gli allenatori e ci è stato chiesto di intervenire meno con il Var, poi si leggono le dichiarazioni a fine partita e si chiede esattamente il contrario».

REGOLAMENTO – «Noi applichiamo le regole, il regolamento è stato rafforzato dalla Ifab e noi siamo solo quelli che eseguono i cambiamenti. Siamo aperti a qualsiasi tipo di confronto ma il dialogo si fa in due».

AMMETTIAMO GLI ERRORI – «Andiamo avanti mettendo i nostri errori a fattor comune ma sperando che anche le nostre cose positive vengano evidenziate. Sono personalmente soddisfatto di questa prima parte di campionato, possiamo fare di più e meglio ma dobbiamo anche lavorare a testa bassa non andando dietro le polemiche. Leggere chi mette in dubbio la sostituzione di un arbitro, come è avvenuto per Piccinini con Fabbri, pensando a chissà quale complotto, ci dispiace. Non c’è nessun complotto, nessun disegno dietro».

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