Hanno Detto
Onana racconta: «Appena arrivai Inzaghi mi disse che Handanovic era il titolare. Poi i miei compagni hanno iniziato a spingere affinché giocassi e Maignan…»

André Onana, ex portiere dell’Inter ora al Manchester United, ricorda la sua stagione in nerazzurro e come prese il posto ad Handanovic
Arriva un’altra parte dell’intervista concessa da André Onana a Le Média Carré, nel quale l’ex portiere dell’Inter, ora al Manchester United, ricorda la sua stagione in nerazzurro e il momento chiave nel quale riuscì a prendersi la titolarità tra i pali a discapito di Handanovic.
SU MAIGNAN – «Mike è un grande portiere, una persona molto buona. Quando arrivo all’Inter lui è il il ‘capo’ della città, aveva appena vinto lo scudetto. Arrivo all’Inter e Inzaghi mi dice che il titolare è Samir Handanovic. Io ho le palle gonfie così! Ho detto: “Merda, sono appena arrivato e sono il secondo portiere”. Le prime dieci partite in tanti criticavano Inzaghi, l’ambiente era negativo. Arriva il giorno del derby e io sono in panchina, perdiamo la gara e Handanovic non ha fatto una prestazione super, ma Maignan ha fatto una gara grandiosa. I miei compagni di squadra hanno iniziato a spingere: “Dobbiamo fare giocare André».
COME SONO DIVENTATO TITOLARE ALL’INTER – «Fu proprio quella partita che cambiò tutto. Mike, indirettamente, mi ha fatto diventare il titolare. A Milano volevano vedere chi era il re. Da lì ho iniziato a giocare in Champions. Gioco in Supercoppa e vinciamo 3-0, in campionato, al ritorno, vinciamo 1-0. Due derby, due vittorie e soprattutto due clean sheet. Poi arriva la semifinale di Champions, la città era paralizzata, l’atmosfera era pazzesca. Noi avevamo maggiore pressione perché nella semifinale di Champions del 2003 passò il Milan. Mike e io siamo nel tunnel, ma nessuno sorride perché la posta in palio era altissima».
IL DERBY DI CHAMPIONS – «Mi avvicino e gli dico all’orecchio: “Parliamo dopo la partita”. Era una gara che decideva il destino di una città intera. È stata una partita fantastica, abbiamo fatto una prestazione eccezionale, 2-0. Si parlava di possibile remuntada (del Milan al ritorno) ma abbiamo detto ‘no, no, no’. Per me è stata una delle partite più complicate perché, dopo aver vinto l’andata, tutti si aspettavano che l’Inter sarebbe passata, ma cosa succederebbe in caso contrario? I tifosi ci ripetevano: “Non ci interessa della finale, è importante, ma la cosa più importante è eliminare il Milan”. Quella con Maignan è stata per me la rivalità più bella».
IL RESTO DELL’INTERVISTA AD ONANA.