Marotta: «Non ci saranno acquisti onerosi. Hakimi? Manca poco»
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Marotta: «Non ci saranno acquisti onerosi. Hakimi? Manca poco»

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Giuseppe Marotta, in diretta da Rimini ha parlato a Sky Sport del futuro del mercato dell’Inter e dell’imminente cessione di Hakimi

HAKIMI – «Su Hakimi ha lavorato fortemente Ausilio. Siamo in fase di chiusura ma ci sono formalità da sistemare. Penso che nel giro di un giorno si possa arrivare a una conclusione. Cessione dolorosa per noi ma come AD ho l’obbligo di rispettare le richieste fatte per garantire un momento di sostenibilità».

FUTURO – «Il mercato sarà difficile, Hakimi è una mosca bianca nel senso che è una rarità vendere a queste cifre oggi. Per il resto è normale che la società tenda a confermare tutti i giocatori. Solo nel caso qualcuno manifesterà l’intenzione di andare via  ne parleremo. La cessione di Hakimi ci darà ossigeno e vorremmo tanto non dover vendere altri giocatori, confermando l’organico che ci ha dato tanta soddisfazione».

LAUTARO – «L’Inter ha sempre obiettivi sportivi da raggiungere, oltre alla sostenibilità economica. Con alcuni giocatori sono iniziati discorsi di rinnovo, soprattutto con i giovani, calciatori su cui l’Inter punta. Dobbiamo difendere il patrimonio storico di questo club».

CONTRATTI IN SCADENZA – «Vantaggio o svantaggio? Dipende dal punto di vista. Il costo del lavoro deve cambiare. L’ingaggio dei calciatori ha raggiunto una cifra esagerata».

SOSTITUTO HAKIMI – «Bellerin o Zappacosta? Lavoriamo in team. La cosa che ci deve spingere a lavorare con continuità è la pazienza. Servirà competenza e fantasia dei dirigenti di andare a cogliere le opportunità che si presenteranno. Già riuscire a confermare un gruppo come il nostro è un punto di partenza importante».

SUNING – «Sulle cose che toccano la proprietà non mi addentro. Ovvio che il mondo del calcio risente delle difficoltà delle azione di tutto il mondo. Anche noi dobbiamo creare un modello nuovo visto questo nuova vita. Non ci saranno più ingaggi stratosferici e acquisti faraonici. Dovremmo tutti lavorare di creatività e puntare soprattutto sul settore giovanile».

ERIKSEN – «Direttamente non lo abbiamo ancora sentito per rispettare la sua tranquillità ma i nostri medici si. Ora è importante recuperare Eriksen uomo, poi penseremo al calciatore. La cosa più bella è raccontare che lui sia ancora vivo. Non abbiamo pensato al suo futuro calcistico perché al momento non è la priorità».

EUROPEI – «E’ un orgoglio vedere tanti calciatori nostri andare così avanti. Venerdì ci saranno diversi nostri giocatori sia da una parte che dall’altra ed è scontato per chi tiferò (ride)».

INZAGHI – «Lavoriamo da team. C’è ovviamente un allenatore a cui auspico di essere l’erede di Conte in tutto, sia di risultati che di aspetto professionale. Con lui c’è un confronto quotidiano anche se è Piero Ausilio che lo sente spesso, anche 3-4 volte al giorno. Ha già dimostrato un grande legame»·

CONTE – «Con Conte non ci siamo ancora sentiti, so che è in vacanza e non volevo disturbare. Resta il ricordo di due grandi anni che hanno portato allo scudetto».

OBIETTIVO – «La storia del club impone di continuare a tenere alto il vessillo dell’Inter. E’ scontato che siamo in un momento di contrazione finanziaria. Dove non arrivano i soldi deve arrivare la competenza e la motivazione».

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