Lautaro senza freni, è più letale di Haaland: il confronto tra i due
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Lautaro senza freni, è più letale di Haaland: il confronto tra i due

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Momento di forma straordinario per Lautaro Martinez: segna a raffica con l’Inter e sfida a distanza Erling Haaland

Lautaro Martinez vive uno straordinario momento di forma e lo dimostra con i suoi gol segnati con la maglia dell’Inter, in campionato ed in Champions League. Prosegue la sfida a distanza con Haaland, cominciata 5 mesi fa con la finale di Istanbul: l’argentino ha addirittura numeri migliori del norvegese. L’analisi della Gazzetta dello Sport.

Sulla rosea si legge: «Quel 10 giugno ha lanciato in orbita la carriera del norvegese, che adesso nutre rimpianti per il mancato Pallone d’Oro, ma è stato un propellente enorme anche per l’argentino. Con una fascia al braccio, il 10 nerazzurro ha cominciato la stagione proprio sull’onda emotiva dell’ultima cavalcata in Champions: è come se la squadra si specchiasse in lui, tutti sono più consapevoli e maturi proprio perché è il loro leader ad esserlo per primo.

MEGLIO DI HAALAND

Lautaro sta quindi segnando con una continuità mai vista, a ritmi che gli permettono di guardare il cannibale del City alla pari, anzi lievemente dall’alto: se Haaland ha segnato 15 reti in 17 partite considerando tutte le competizioni, Martinez è a quota 14 in 15 gare. Tradotto dal lordo al netto: l’argentino in questo 2023-24 la mette dentro con più frequenza rispetto al rivale, una rete ogni 84′ contro una ogni 94. Se si aggiunge il fatto che l’interista ha tirato la miseria di un rigore — decisivo però mercoledì a Salisburgo e ne ha visti segnare quattro al tenutario del dischetto, Hakan Calhanoglu, il sorpasso è ancora più evidente. La stella di Guardiola, infatti, è il rigorista principe nella Manchester blu e con 4 penalty ha gonfiato i suoi numeri.

Insomma, l’Inter ha un attaccante in missione, baciato dal destino: anche grazie a lui i nerazzurri possono ormai considerarsi tra le migliori del Continente. Semmai, il problema è che in nerazzurro si rischia una reale Lautaro-dipendenza: come a Salerno, anche in Austria si è dimostrato empiricamente che serve il Toro in campo per uscire dal labirinto. Viste queste premesse, anche lui va gestito dentro a rotazioni scientifiche, per preservarne lo stato di forma eccellente, ma nello stesso tempo la strategia di Inzaghi è di usarlo sempre e comunque. Anche a piccole dosi se serve».

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