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Inzaghi a Sky: «Ero convinto di vincere, i ragazzi hanno messo il cuore. Scudetto? Non facciamo calcoli. Su Lautaro…»

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L’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, ha voluto dire la sua dopo la vittoria ottenuta in campionato contro l’Udinese

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine di Udinese Inter, Simone Inzaghi ha parlato così.

SE HO USATO LE STESSE PAROLE DEL MATCH CON LA ROMA? – «Innanzitutto vorrei fare i complimenti all’Udinese che ha fatto una grande gara, perdere così dà fastidio ma penso che si possano salvare. Complimenti ai ragazzi perché abbiamo vinto una partita importante per il nostro percorso. Nel primo tempo abbiamo sbagliato qualcosa tecnicamente ma non ho alzato la voce perché non avevamo concesso nulla. Abbiamo preso un gol rocambolesco ma siamo stati lì, gli ho fatto l’esempio di Roma. Stasera eravamo sotto di un gol contro una squadra fisica, i ragazzi sono stati meravigliosi».

VITTORIA CHE AVVICINA LO SCUDETTO? – «Vittoria importante, ne abbiamo fatte 26 su 30 partite. Non dobbiamo guardare tabelle e calcoli, dobbiamo essere lucidi. Domenica avremo il Cagliari, ci mancano ancora 8 punti in 7 partite. Dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo. Stasera i subentrati ci hanno dato una grande mano, ma non è una novità, c’è grande armonia».

SUL MATCH E IL PARAGONE CON LA VITTORIA A ROMA – «A Roma avevo i miei collaboratori che per me sono qualcosa si straordinario, mi seguono dal 2010 e ci vediamo tutti i giorni. Stasera ho detto ai ragazzi di rimanere tranquilli e che l’Udinese si sarebbe stancata. Ero sicuro che i ragazzi in panchina ci avrebbero dato una mano, L’unica cosa che posso rimproverare è la ripartenza che abbiamo preso, dove ha salvato Mkhitaryan che è l’emblema del gruppo. Abbiamo preso una ripartenza brutta, convinti che fosse in fuorigioco invece era partito dalla propria metà campo».

SE GUARDERÒ LA CHAMPIONS CON UN PO’ DI MAGONE? – «Chiaramente dobbiamo guardare il nostro percorso. Siamo fieri di quanto fatto in Europa in questi 3 anni, senza nessun rimpianto, abbiamo dato tutto. Quest’anno è andata così, abbiamo perso ai rigori e probabilmente nel doppio confronto avremmo meritato. Ma il calcio è così e non ti perdona. Dovevamo fare un gol di più nella partita di San Siro, ma zero rimpianti e orgogliosi del gruppo e della nostra gente. Stasera quando siamo arrivati allo stadio sembrava di stare a San Siro, si è creata una sinergia tra squadra, pubblico e società incredibile. Dobbiamo continuare così perché è il lavoro di tutti, abbiamo una grandissima società alle spalle che ci supporta».

I CAMBI NEL FINALE? – «Abbiamo cambiato qualcosina, ma avevo la convinzione di vincerla. La squadra stava bene in campo, il portiere dell’Udinese ha fatto delle parate straordinarie. Se non ci fossero state la partita l’avremmo incanalata prima, ma ci sono sempre gli avversari che abbiamo rispettato. I ragazzi hanno messo il cuore. Abbiamo cambiato il sistema con l’ingresso di Sanchez. Complimenti ai ragazzi che stanno facendo qualcosa di straordinario e mi emozionano sempre».

SUI RECORD – «L’ho detto prima, al di là di tabelle, calcoli e date, dobbiamo ragionare partita dopo partita. Adesso c’è il Cagliari, domani darà un giorno di riposo a quelli che erano qui ad Udine. Poi penseremo al Cagliari che ci creerà problemi».

VOLEVA BATTERE IL RIGORE LAUTARO? – «No, fanno sempre così. Prende sempre il pallone Lautaro e lo consegna a Calhanoglu, ero abbastanza sereno. Calhanoglu stava facendo un’ottima gara, è rimasto negli occhi il passaggio sbagliato ma stava facendo un’ottima gara».

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