Summit Inzaghi-Zhang: scintille tra i due, ecco perchè
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Summit Inzaghi-Zhang: scintille tra i due, ecco perchè

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L’incontro che si è tenuto tra Zhang e Inzaghi non è stato tutto rose e fiori per l’Inter: ecco cosa è successo e di cosa si è parlato

Come riferisce il Corriere dello Sport, si sono state delle frizioni tra il presidente dellInter Steven Zhang e l’allenatore Simone Inzaghi nel summit.

ASPETTATIVE INZAGHI-

Proprio il tecnico si era affacciato all’appuntamento con aspettative di un certo tipo. Vale a dire ottenere la garanzia di un’Inter forte e competitiva anche per la prossima stagione e, soprattutto, il desiderio di mantenere inalterata l’ossatura della squadra capace di raggiungere la finale di Champions, senza vedere partire le pedine più importanti.

SUMMIT-

A cominciare da Onana, peraltro, visto che Inzaghi ritiene la sua abilità coi piedi imprescindibile per la costruzione da dietro, e visto che individuare un sostituto all’altezza sarebbe tutt’altro che semplice.

Beh, al di là della promessa che, a fine mercato, l’Inter sarà in grado di competere per lo scudetto – prova ne sia, ad esempio, l’assalto a Koulibaly -, per quanto riguarda le cessioni, invece, il messaggio è stato chiaro: per comprare occorre vendere, perché la campagna acquisti dovrà essere a costo zero.

Ovvio che Inzaghi non sia stato contento.

Immaginava che, dopo aver portato l’Inter quasi in cima all’Europa, assicurando incassi non previsti a inizio anno (il fatturato al netto delle plusvalenze toccherà i 400 milioni), e dopo aver sentito Zhang sottolineare «l’importanza di trattenere gli elementi più forti», la prossima estate sarebbe stata più tranquilla rispetto alle ultime.

COM’E’ ANDATA

Al tecnico piacentino è stato spiegato che questa è la situazione, che la linea è dettata dalla proprietà e che, dunque, occorre adeguarsi. Come la dirigenza fa ormai da alcuni anni.

Gli è stato ricordato anche che i risultati delle ultime due stagioni hanno dimostrato che, dalla campagna acquisti, è sempre uscita una rosa di valore e competitiva.

Nella circostanza c’è stato spazio anche per un piccolo appunto.

Ovvero che se la gestione degli ultimi due mesi fosse stata applicata anche per il resto della stagione, magari, l’Inter avrebbe potuto lottare fino all’ultimo anche per lo scudetto.

Alla fine, comunque, il vertice è stato pure costruttivo. Nel senso che esisteva la necessità di chiarirsi e spiegarsi internamente.

Ad esempio, Inzaghi avrebbe pure chiesto di non ritrovarsi nuovamente a fare il parafulmine. Ad ogni modo, il rinnovo del suo contratto, già messo in cantiere, servirà per chiudere definitivamente questo capitolo. Evidentemente, in attesa di capire cosa riserverà l’estate.

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