Inter-Milan: un derby europeo che sa di rivincita     

In 68 edizioni di Coppa Campioni una cosa è certa: il derby di Champions non si è mai colorato di nerazzurro.

Due i precedenti giocati finora: doppio confronto in semifinale nel 2002-03 e quarti di finale nel 2004-05. La stracittadina di quest’anno è la classica occasione che profuma di rivincita: cancellare un trend, invertire la rotta e conquistare una finale che manca dal 2010, anno del triplete, quando al Santiago Bernabeu i nerazzurri di Mourinho si imposero sul Bayern con doppietta di Milito.

L’Inter arriva in semifinale di Champions dopo il secondo posto nel girone C alle spalle proprio del Bayern Monaco (10 punti rispetto ai 18 dei bavaresi) e grazie ai successi in sequenza contro le due portoghesi di spicco: Porto agli ottavi e Benfica ai quarti. Partita complessa, quella contro la squadra dell’ex Conceição, vinta di misura grazie anche al super Onana nel finale al do Dragão. Più semplice il doppio confronto con il Benfica, che ha solo virtualmente impensierito nel 3-3 finale del San Siro. L’Inter è apparsa consapevole del proprio potenziale, ma in vista del derby di coppa tutte le certezze si annullano. Ogni stracittadina ha il potere di sovvertire i pronostici e propiziare l’impossibile.

Sul piano probabilistico, i bookmakers hanno già elaborato le quote passaggio turno Champions League: Inter favorita sui rossoneri nonostante i pochi percentili di differenza. La squadra di Inzaghi ha maggiori possibilità di passare il turno e il doppio match del 10 e del 16 maggio si presenta come l’occasione storica per cambiare un risultato che finora è sempre stato a favore dei cugini. La storia racconta di un dominio firmato Milan e di quattro precedenti che non sorridono ai nerazzurri.

Il derby di Champions del 2002-03 si colora di rossonero grazie al gol di Shevchenko segnato al 46° del primo tempo nella gara di ritorno in trasferta. Non basta il pareggio di Oba Oba Martins all’84°. Per via dello 0-0 all’andata il Milan passa il turno e approda in finale all’Old Trafford di Manchester per l’altro italianissimo derby di coppa contro la Juventus.

Tutt’altra storia quella del 2004-05, almeno sul piano extra-calcistico. La gara di andata termina 2-0 per i rossoneri grazie alle reti di Stam e Shevchenko. Al ritorno servono almeno tre gol per il passaggio del turno. Shevchenko segna ancora alla mezz’ora e tutto diventa complicatissimo. Merk annulla la rete di Cambiasso (di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo) per un fallo di Crúz sul portiere Dida. Inizia l’imprevedibile. Le intemperanze della Nord portano alla sospensione della gara e alla successiva sconfitta a tavolino per 3-0 a favore dei rossoneri. Si interrompe ancora il cammino dell’Inter in Champions.

Sull’onta del passato, Simone Inzaghi proverà a costruire il futuro. “Sono felice per i ragazzi e per il nostro cammino: siamo partiti da un girone difficilissimo con Barcellona e Bayern Monaco. Si lavora ogni giorno per vivere queste serate”, ha dichiarato il tecnico nel post-match contro il Benfica. Intanto Inzaghi si gode la rinascita di Lukaku e il periodo d’oro di Simone Barella, mattatore dei quarti nerazzurri di Champions. Ma al di là dei singoli, i nerazzurri sono riusciti a costruire un sorprendente percorso europeo grazie ai principi di gioco sviluppati dal tecnico nel biennio, alternando momenti di  propulsività offensiva ad altri di efficace contenimento difensivo. Dimarco, Darmian, Acerbi e  Bastoni hanno aggiunto il plus soprattutto nelle ultime due gare contro i portoghesi di Schmidt.

I nerazzurri giocheranno la prima in trasferta in una sfida che non conosce pronostici. Probabile formazione (al netto di infortuni imprevisti): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Dzeko. Fischio d’inizio, 10 maggio ore 21:00. Previsto il sold-out.