«Sono due punti buttati», il pericoloso ritornello della stagione dell'Inter
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«Sono due punti buttati», il pericoloso ritornello della stagione dell’Inter

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Anche contro il Milan, l’Inter butta via due punti preziosi nella sua stagione: fatto che sta diventando un pericoloso leitmotiv

«Abbiamo avuto tante occasioni che abbiamo avuto, sono due punti persi. Dovevamo sfruttarle meglio e dovevamo vincere. Secondo me ci manca questo step, dobbiamo sfruttare questi scontri diretti». «Bicchiere mezzo vuoto, per le occasioni create meritavamo di più. Loro sono in vetta, prestazioni del genere però ci danno consapevolezza e manca ancora tantissimo». Parole e musica nel post partita di Milan Skriniar e Simone Inzaghi che, come spesso è capitato nella stagione, si sono ritrovati a commentare un pareggio che poteva benissimo essere una vittoria. Anche contro il Milan, l’Inter è riuscita nell’impresa di gettare alle ortiche punti utili per la rimonta in campionato e ancora una volta si trova a doversi leccare le ferite e masticare amaro.

Dopo Atalanta, Shakhtar, Lazio (qui i punti gettati sono addirittura 3) e Juve, un’altra partita si aggiunge alla collezione di rimpianti nerazzurri. Partite che hanno un comune denominatore: scontri diretti. L’Inter di Simone Inzaghi non è ancora riuscita a vincere uno scontro diretto in stagione. Vuoi per sfortuna (e ce ne sarebbe da scrivere), vuoi per episodi (la lista è lunga) fatto sta che i Campioni d’Italia hanno perso la capacità di portare a casa i tre punti contro una diretta avversaria. Di alibi ce ne sono tanti: dal rigore sbagliato di Dimarco, a quello fallito ieri da Lautaro, dall’autogol di de Vrij, al rigore inesistente su Alex Sandro per finire con il discusso gol di Felipe Anderson. Tuttavia non si può ridurre il discorso alla dea bendata o agli episodi sfavorevoli: se i nerazzurri sono a -7 dalla vetta e non hanno ancora portato a casa un big match, un motivo ci sarà.

Quale? Probabilmente la perdita del killer instinct unita alla mancanza di un vero rigorista all’interno della squadra. Con Lukaku si andava sul sicuro 9 volte su 10. Ora tra Calhanoglu, Perisic, Lautaro e Dimarco è una roulette russa. Su questo dovrà lavorare soprattutto Inzaghi durante la sosta – che i tifosi nerazzurri trascorreranno non con l’umore al settimo cielo – per cercare di ricominciare subito la scalata verso il primo posto. Il 21 novembre a San Siro arriva il Napoli capolista, quale occasione migliore per iniziare?

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