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È sempre la stessa storia

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Come sempre le partite contro la Juve sono viziate da errori arbitrali. Come sempre l’Inter non chiude mai le partite

Rieccoci a commentare una partita non vinta dall’Inter per demeriti suoi e del direttore di gara. Rieccoci a commentare una partita contro la Juve viziata da errori arbitrali. Come l’anno prima, e l’anno prima ancora. Poteva esserci un Inter-Juve senza polemiche? Ovviamente no. E dopo il rigore salva Champions dello scorso maggio i bianconeri strappano un pareggio contro un’Inter molto “contiana” con un penalty deciso al Var e segnato da Dybala appena prima del 90’ a vanificare il gol del solito Dzeko nel primo tempo.

Come scritto, ancora una volta la squadra di Inzaghi non è riuscita ad ammazzare la partita (pericoloso leit motiv della stagione) e al triplice fischio si lecca le ferite per una vittoria sfumata. Anche ieri sera a San Siro le palle per raddoppiare il punteggio e chiudere virtualmente la disputa ci sono state, ma – come sempre – sono state sprecati dagli attori in campo. Un 1-1 che fa male, sia per come è maturato (ne parleremo dopo) sia per quanto visto sul terreno di gioco. I nerazzurri hanno avuto il pallino del gioco per quasi tutta la partita, soppiantando la squadra di Allegri e travolgendola con l’aggressività nel recupero palla. Manca sempre il colpo del ko. Manca sempre quella maturità da squadra Campione d’Italia che Inzaghi fa fatica a trovare. È sempre la stessa storia.

Ma come si è arrivati al pareggio del Meazza? Minuto 41 del secondo tempo, il piede destro di Dumfries incoccia la gamba sinistra di Alex Sandro, per il direttore di gara Mariani tutto può scorrere, non c’è nulla, fa ampi gesti con le braccia, e quindi si dà per sottinteso che abbia visto e valutato anche la posizione della gamba colpita dello juventino. Ma il Var (Guida), a quel punto, lo richiama: l’ingenuità dell’interista nel colpire l’arto del bianconero avviene già dentro l’area e porta all’assegnazione del calcio di rigore.  Ma è in discussione l’accensione dell’”on field review”: sottintende il chiaro ed evidente errore? Qui entra in gioco il regolamento che dice – testuale – : «nel caso in cui il giudice di gara veda il contatto e lo giudichi non sanzionabile con un calcio di rigore, il VAR da protocollo non può intervenire. Questo perché l’entità di un contatto (e non se questo è avvenuto o meno) rientra nello spazio del soggettivo. Pertanto ci si attiene al giudizio del campo. Siccome la forza o l’entità del contatto è opinabile non può rientrare in un concetto di chiaro ed evidente errore. La sala operativa non può sottoporre il caso a revisione dell’arbitro». È sempre la stessa storia.

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