GdS- Zhang indica la via all'Inter: senza Champions niente investimenti
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GdS- Zhang indica la via all’Inter: senza Champions niente investimenti

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Il focus della Gazzetta dello Sport è sull’Inter: con la Champions può cambiare sia il destino del club che quello di Inzaghi

Con la firma di Davide Stoppini, la Gazzetta dello Sport si concentra a parlare dell’Inter in ottica Champions, senza rinunciare all’obiettivo vitale di rientrare tra le prime 4 del campionato:

INTER– Empoli, Empoli, Empoli. Come fosse una scioglilingua, un ritornello da mandare a memoria almeno fino al primo pomeriggio di domani. Simone Inzaghi l’ha ribadito alla squadra, Steven Zhang e i dirigenti hanno ben chiaro come il traguardo Champions non debba far passare in secondo piano l’altro derby, quello virtuale, quello per il quarto posto. E certo, paradossalmente, ora che Istanbul è letteralmente a due passi, diventa ancor più difficile metter la testa su partite e traguardi meno affascinanti. Ma per l’Inter entrare tra le prime 4 è vitale.

SOLDI

Detta in estrema sintesi: costruire una squadra da scudetto per la prossima stagione, senza i 60 milioni di euro che garantirebbe la qualificazione, sarebbe un’impresa estremamente complicata. Questa è la prima parte del ragionamento. Perché se è vero che con l’ingresso in semifinale i nerazzurri hanno di fatto sistemato questo bilancio, annullando la necessità di cedere un big entro il 30 giugno, la continuità ad alti livelli del club – sul quale pende la scadenza nel 2024 di un prestito da 275 milioni concesso dal fondo Oaktree – dipende dagli introiti Uefa derivanti dalla massima competizione continentale. Senza quelli, inevitabilmente le risorse dovrebbero essere cercate sul mercato, attraverso la cessione dei big. E nessun calciatore sarebbe al riparo da questo “rischio”. Viceversa, il quarto posto concederebbe a Zhang la possibilità di scegliere. Cedere un big dopo il primo luglio, a quel punto, sarebbe un’opportunità – in caso di offerte in arrivo reputate allettanti – e non un obbligo. C’è poi il discorso legato al monte ingaggi. Che oggi pesa per 132 milioni lordi sulle casse nerazzurre: senza Champions andrebbe drasticamente ridotto, vorrebbe dire rinunciare con ogni probabilità anche ad alcuni rinnovi di contratti milionari già ampiamente impostati, come quelli di Dzeko e De Vrij.

DESTINO DI INZAGHI

Il quarto posto, unito alla possibilità di arrivare a Istanbul, riaprirebbe anche i discorsi legati al futuro di Inzaghi. L’Inter ha già avviato contatti con i suoi possibili successori, non è neppure più un mistero. Ma il tecnico ha per le mani la chance di cambiare il suo destino. Arrivare a Istanbul senza vincere la coppa e senza centrare il quarto posto non garantirebbe la conferma a Inzaghi. Ma una finale – anche persa – con il quarto posto centrato spingerebbe quantomeno a riconsiderare il tema. Inzaghi non sarebbe al sicuro, ma pure dentro la società si procederebbe al cambio con maggiore “difficoltà”, magari solo in presenza della certezza di arrivare a un big della panchina. Ecco perché l’allenatore ha tutto l’interesse di correre anche in campionato. Il paradosso glielo serve…il calendario. Delle otto partite restanti, almeno quattro sono big match: Lazio, Roma (anticipata a sabato 6 maggio alle 18), Napoli e Atalanta. Sono occasioni, quelle. Molto più che l’Empoli domani o la trasferta di Verona (mercoledì 3 alle 21): suona strano, ma così è. A meno che la voglia di derby non arrivi anche in…Serie A. Empoli domani vale una risposta. Perdere altro terreno sarebbe complicato da gestire, continuare sull’altalena una materia ancor più inspiegabile. Empoli non sarà Istanbul. Ma perché ci siano altre corse affascinanti come quella dell’Inter europea, la Toscana è una tappa da dominare.

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