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Inter a due facce: timida in Serie A, guerriera in Champions
La Gazzetta dello Sport analizza le due facce dell’Inter e i due diversi modi di giocare in campionato e in Champions
Il giornalista Andrea Ramazzotti sulla Gazzetta dello Sport propone un po’ di numeri e statistiche sull’Inter. Quasi dottor Jekyll e Mister Hyde, verrebbe da dire:
INTER, DUE FACCE
CAMPIONATO
Al di là dell’orario di inizio dell’incontro, però, determinante sembra essere soprattutto la competizione: è il dentro o fuori che esalta Brozovic e compagni. La routine del campionato, soprattutto da quando il Napoli ha dimostrato di essere imprendibile, deprime l’Inter che è sprofondata al quinto posto, addirittura fuori dalla zona Champions.
CHAMPIONS-
In Europa, nelle tre sfide della fase ad eliminazione diretta, invece, la formazione nerazzurra non ha ancora visto Onana raccogliere un pallone in fondo alla rete; idem nella finale di Supercoppa Italiana vinta contro il Milan in Arabia. Sembrano due squadre diverse e anche i numeri lo testimoniano.
NUMERI-
Nelle ventinove giornate di Serie A l’Inter ha collezionato 16 vittorie, 3 pareggi e 10 sconfitte: la percentuale di ko è del 34% ovvero uno ogni 3 incontri disputati. Nelle altre competizioni i passi falsi sono solo 2 in 13 partite tra Champions (9), Coppa Italia (3) e Supercoppa Italiana (1) ovvero il 15%.
[…]E’ come se questa squadra quando sa di giocarsi tutto, improvvisamente attaccasse la spina e l’attenzione fosse al massimo. C’entra il blasone dell’avversario? Le medio-piccole in Italia non motivano come il Barcellona, il Porto e il Benfica in Europa, come la Juventus e l’Atalanta in Coppa Italia o come il Milan in finale di Supercoppa? Forse…
La sensazione è che quest’Inter sia l’opposto della formazione di Conte ovvero un diesel da campionato che tremava in Champions: gli uomini di Inzaghi sono più adatti alle competizioni brevi e faticano a trovare le giuste motivazioni quando in palio c’è “solo” la qualificazione alla prossima Champions, vitale per i conti del club. È come se dovessero avere le spalle al muro per non sbagliare. E siccome in certe competizioni, ovvero nelle coppe nazionali e nel massimo trofeo continentale, è vietato sbagliare e il tempo per rimediare non c’è…
INZAGHI, QUALE DESTINO?-
Complici i risultati negativi in campionato, Inzaghi è decollato per Lisbona… con la panchina addirittura traballante per il presente, non solo per la prossima stagione. Ha risposto espugnando uno stadio dove la Juventus aveva perso e il Psg pareggiato. Sabato si torna a giocare in campionato, a San Siro contro il Monza, e se fossimo in lui, saremmo preoccupati. Almeno per qualche altra ora, però, anche il tecnico di Piacenza si godrà l’impresa con il Benfica e non vedrà più volteggiare sulla sua testa i fantasmi dei sostituti. La panchina dell’Inter è ancora sua e chi lo conosce assicura che non ha intenzione di farsela portar via facilmente.