Hanno Detto
Insulti a Dumfries, l’incognita: «Perché la Lazio non ha ancora trovato il colpevole?»
Il giornalista Alessandro Barbano è tornato sugli insulti razzisti subiti da Dumfries in Lazio-Inter ponendosi una domanda
Il giornalista Alessandro Barbano, sulle pagine del Corriere dello Sport, torna sugli insulti razzisti ricevuti da Denzel Dumfries nel corso di Lazio-Inter, ponendo una domanda importante.
«Figuriamoci se possiamo augurare l’interdizione perpetua dagli spalti a questo ragazzotto che, all’ottantasettesimo di Lazio-Inter, dalla Tribuna Tevere vomita il suo scimmiesco ululato contro l’esterno interista Dumfries, punito dall’arbitro per un fallo su Marusic . Il suo gesto racconta, come direbbe il grande antropologo René Girard, un riflesso mimetico, cioè l’imitazione acritica e rassicurante di un rito collettivo.
Però se nulla accade, e se nessuno gli chiede conto di ciò che ha fatto, il ragazzotto, e altri come lui, si convinceranno che quell’insulto vale la pena di ripeterlo, perché riempie il vuoto che sentono dentro di sé e garantisce un’identificazione con un modello che, in quanto permesso, diventa socialmente accettato. Cinque giorni che le immagini dell’ululato, riprese dalla telecamera di Dazn, circolano sul web senza che la Lazio abbia provveduto a identificare il giovane, a denunciarlo alle autorità, e a cacciarlo dallo stadio per un tempo ragionevole. Cinque anni? Anche troppi. Forse ne basterebbero tre, poiché è la misura la vera forza della sanzione».