Ibrahimovic e il fantasma del ritiro: «Vicino alla linea, ma non ci penso»

Zlatan Ibrahimovic si lascia andare in una lunga intervista a ESPN, parlando dell’inevitabile ritiro che si fa sempre più vicino.

Per Zlatan Ibrahimovic ormai il ritiro è un tema caldo. Il calciatore, a 40 anni ormai compiuti da un pezzo, intravede sempre più vicina la possibilità di appendere gli scarpini al chiodo, ed è tornato sull’argomento in una lunga e toccante intervista su ESPN, in cui ha parlato apertamente del suo futuro, delle sue condizioni fisiche e delle sfide che la vita potrebbe riservargli una volta fuori dal campo da gioco.

LE PAROLE – «Sono vicino alla linea di porta. Sono un po’ impaurito: se mi dovessi fermare, cosa faccio? Quale sarebbe il prossimo capitolo? Io conosco le varie possibilità, potrei fare molte cose, ma l’adrenalina che ho ora sul campo non so se potrei trovarla altrove. Io sto provando a posporre la linea della porta, giocando e segnando gol. Ovviamente per continuare a giocare devo stare bene fisicamente, devo essere in grado di farlo, devo potermi divertire giocando. Non ha senso giocare se soffri troppo, è meglio essere realisti e dire a te stesso: ‘È abbastanza’. E cominci un nuovo capitolo. Ma se sei concentrato su questo non sei concentrato sul resto. Nella mia testa non c’è questo. Se pensassi al mio ritiro, non sarei capace di aiutare i miei compagni e me stesso in fare ciò che vorrei. I calciatori seguono lo stesso programma ogni giorno. E io l’ho fatto per 25 anni. Sei come un soldato. Io sono vicino a questa linea, ma non ancora»