Gosens, un gioiello in panchina che guarda Perisic: Inter, qualità è fortuna
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Gosens, un gioiello in panchina che guarda Perisic. Per l’Inter la qualità è una fortuna

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Robin Gosens non ha ancora trovato spazio nello scacchiere dell’Inter: difficile con Perisic e dopo un brutto infortunio. L’esterno tedesco sarà comunque una pedina fondamentale

Esordio con assist contro la Salernitana, partendo ovviamente dalla panchina, un tempo contro il Torino, dieci minuti contro la Fiorentina, una fugace apparizione contro la Juventus nei secondi finali, un altro mezzo tempo contro il Verona e una partita da spettatore non pagante contro lo Spezia: questi i numeri di Robin Gosens con la maglia dell’Inter.

Senza scomodare Christian Eriksen, le polemiche di Antonio Conte e le necessità della società, Robin Gosens è arrivato a Milano dopo la straordinaria esperienza bergamasca con la consapevolezza di avere in Ivan Perisic un concorrente spietato sulla fascia sinistra. E con un infortunio piuttosto pesante da lasciare alle spalle. Anche se da acquisto ‘top’ della sessione di gennaio, sapeva (e si sapeva) che avrebbe fatto fatica a trovare subito minutaggio. Tempo al tempo.

Ecco: Simone Inzaghi ha puntato sulla continuità. Preferire Perisic in questo momento non è un reato, dato il rendimento spettacolare degli ultimi mesi, non concedere minuti a un giocatore che ne ha estremamente bisogno si è rivelata una purissima necessità.

Marotta sta spingendo per il rinnovo del tutto-fare croato. Mostro-di-continuità a fine carriera, rivitalizzato da Antonio Conte, che gli ha cucito addosso un ruolo straordinario nella prime due corse-scudetto. Robin Gosens è un altro personaggio straordinariamente duttile che non ha fretta. E le poche apparizioni sul manto di San Siro gli hanno restituito una certa fiducia.

Si sta allenando bene, sta vivendo con il sorriso la nuova avventura in nerazzurro e ha trovato un certo equilibrio alla vigilia del rush finale e di una stagione che potrebbe ridare alla squadra Inter anche una certa consapevolezza in campo europeo.

Contro il Milan le gerarchie non dovrebbe cambiare: Perisic è pronto a scattare dal primo. L’esterno tedesco, che sarà banalmente una delle pedine fondamentali dello scacchiere di Inzaghi nella prossima stagione, avrà comunque delle chance nelle ultime sei di campionato per fare bene. C’è da vincere uno scudetto e le alternative – soprattutto se di qualità – sono una fortuna. Sempre.

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