Giraudo al Tar per Calciopoli, l'avvocato: «Giustizia sportiva chiusa»
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Giraudo al Tar per Calciopoli, l’avvocato: «Giustizia sportiva sistema chiuso»

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Giraudo al Tar, la battaglia di Calciopoli prosegue diciotto anni dopo: il pensiero dell’avvocato Rosboch

A quasi diciotto anni dai fatti di Calciopoli, è ancora in corso la battaglia legale di Antonio Giraudo, uno dei membri della cosiddetta triade juventina. Come ricorda Lapresse.it, il 12 marzo, infatti, il Tar del Lazio si riunirà per pronunciarsi sulla richiesta, da parte dei legali dell’ex dirigente bianconero, di rimettere alla Corte di Giustizia Europea la questione di incompatibilità della legge 280/2003, quella che disciplina la giustizia sportiva secondo il criterio della specificità dello sport, rispetto ai principi di diritto comunitario. 

L’avvocato Rosboch si è espresso a Lapresse: «La giustizia sportiva per come è costruita da noi è un sistema chiuso a sé.Una persona ha il titolo di andare in ultima istanza al Tar non per chiedere un annullamento della sentenza ma solo per una tutela risarcitoria. La condanna sportiva rimane e se sei radiato rimani radiato, il problema è che non hai la possibilità di ricorrere a un giudice»

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