Dzeko: «A Milano sono stato bene. Da piccolo sognavo di giocare in Italia»
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Dzeko: «A Milano sono stato bene. Da piccolo sognavo di giocare in Italia»

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Il bosniaco ricorda l’avventura con la maglia dell’Inter: le dichiarazioni di Dzeko al quotidiano turco Milliyet

Dzeko ricorda la sua esperienza in Italia e riavvolge il nastro della carriera: le dichiarazioni anche sugli anni all’Inter:

RICORDI «Quando ho giocato in Germania, ho detto che volevo giocare in Inghilterra. Perché la Premier League è il miglior campionato del mondo per me. Volevo vedere se potevo giocare con i migliori giocatori del mondo nel miglior campionato del mondo. Non avevo paura perché se fallisci, fallisci. Ma se non provi, non sai se fallirai. Volevo andare in Inghilterra per dimostrare che potevo farcela lì. Quando ero in Bosnia, il campionato italiano era il miglior campionato. Un paese a noi vicino l’Italia. Giocavano calciatori come Ronaldo, Maldini e Baggio. Era un sogno giocare lì. Non avrei pensato di giocarci un giorno, mi sembrava un sogno lontano. Il mio desiderio più grande comunque era giocare per il mio club ZeljeznicarHo segnato un gol lì, ma ho giocato 1,5-2 anni. Giocare lì significava tutto per me. Certo, il campionato italiano era il miglior campionato, ma non puoi immaginare di poterci giocare». 

NOVITA’ – «Differenze tra i vari campionati? Non voglio scegliere, perché ogni club fa parte della mia carriera. Prima di tutto, ho adorato i periodi in cui giocavo in Repubblica Ceca. Perché mi ha dato qualcosa. Quando costruisci una casa, devi prima costruire le fondamenta. Pertanto, ogni parte della mia carriera è importante. Non mi piace scegliere, ma come ho già detto, la Premier League è il miglior campionato secondo me. Anche in Italia mi sono divertito molto. Difficile scegliere. La mentalità è importante. Certo che devi lavorare sodo. Perché dopo i 30 anni, devi prestare più attenzione al tuo corpo. Se ti fai male, non puoi mostrare le tue qualità. Non puoi giocare per molto tempo. Per fortuna non ho avuto troppi infortuni. Ma questo è in parte merito del mio lavoro. Perché cerco di fare un lavoro di prevenzione degli infortuni ogni giorno».

MILANO«Ho vissuto a Milano per 2 anni. Ma appena sono arrivato a Istanbul mi è piaciuto molto. Quindi posso dire entrambe. Mi sento già a casa. Non molto diverso dalla mia vita a Milano o a Roma. Fa parte del nostro lavoro. Devi abituarti velocemente. È più facile soprattutto quando hai compagni di squadra e dipendenti nella struttura. Forse i fan qui sono un po’ più fanatici. Sono molto educati quando vogliono fare una foto con me. Non sono ancora uscito molto. Per ora esco solo a cena e roba del genere perché non c’è tempo a parte quello. Ci alleniamo tutti i giorni, abbiamo partite. Ma finora sta andando bene».

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