Hanno Detto
Djorkaeff: «Pavard una benedizione per ogni allenatore. Sull’Inter in Champions…»
L’ex giocatore dell’Inter Youri Djorkaeff ha rilasciato un’intervista in cui tocca i temi caldi in casa dei nerazzurri: le parole
Sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Youri Djorkaeff pone l’accento sulla sua Inter, in procinto di cominciare il cammino in Champions contro la Real Sociedad questa sera.
ISTANBUL- «La sconfitta in Champions è stata un peccato perché l’Inter ha avuto delle enormi occasioni: bastava così poco… Il City era per tutti la grande favorita in quella finale, ma la gara ha avuto uno sviluppo completamente diverso da quello che ci si aspettava. Purtroppo, non capita tutti i giorni di giocare la finale di Champions ma per giocare come nella passata edizione sarà importante ritrovare la stessa fiducia mostrata a tutto il mondo in Turchia. Ma l’Inter può affrontare alla pari tutti, questo è ormai chiaro».
THURAM- Intanto, il fatto che abbia già realizzato due reti dimostra che ha trovato una sua posizione accanto a Lautaro. Sfrutterà a fondo questa esperienza perché è molto forte e solido a livello mentale, proprio come Lilian: è una cosa molto importante per diventare un grande giocatore».
DUELLO CON GIROUD AL DERBY- «Beh, sono giocatori molto diversi. Olivier ha più esperienza e anche lui è un mio caro amico: l’ho visto di recente durante la prima partita del Mondiale di rugby e parlavamo proprio di questo derby, che poi per lui è andato male. Rispetto a Giroud, che è più centravanti, Marcus è capace di giocare su tutto il fronte offensivo. Hanno giocato insieme in nazionale e non sono egoisti, per questo non mi piace metterli uno contro l’altro».
PAVARD-
«Ancora più esperienza internazionale, acquisita sia con la Francia che con il Bayern, e ancora più forza fisica e varietà nel gioco: Benji è una benedizione per ogni allenatore, può occupare diverse zone del campo, fare il centrale e il laterale con la stessa naturalezza. È in grado sia di portare palla sia di affondare che di gestire il gioco. Più completo di così…»..
MKHITARYAN, IL RICORDO DELLA FOTO CHIESTAGLI DAL BAMBINO- «E quel bambino è diventato campione, uno dei giocatori più intelligenti che ci siano, come si è visto nel derby. Nel tempo Mkhitaryan è diventato un vero amico anche se ci sentiamo meno di quanto vorrei: se l’Inter è diventata così forte è anche per merito dell’equilibrio che le ha dato Henrikh. Lui ha fatto un percorso incredibile, ha dimostrato di essere una grande persona e spero di rivederlo presto con l’Armenia, che ha bisogno di lui».