Chivu a Dazn: «Voglio parlare di calcio. Sprecate troppe energie per litigare con la panchina avversaria, ai ragazzi dirò una cosa»

L’allenatore dell’Inter, Cristian Chivu, ha voluto dire la sua dopo la sconfitta rimediata in campionato contro il Napoli

Intervenuto nel corso del postpartita di Napoli Inter, big match dell’8° turno di Serie A terminato sul 3 a 1, il tecnico dei nerazzurri Cristian Chivu si è espresso così. Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Dazn.

SUL MATCH – «Voglio parlare di calcio, della partita, di quello che i nostri ragazzi nel primo tempo hanno fatto di buono. Abbiamo cercato di stare in partita e di creare, abbiamo preso 2 pali. Poi siamo andati sotto. Forse, presi dalle cose buone del primo tempo, abbiamo perso l’equilibrio nel secondo tempo, abbiamo subito il 2 a 0 e nonostante ciò siamo stati in grado di riaprirla col calcio di rigore. Purtroppo poi abbiamo sprecato un po’ di energie a litigare con la loro panchina, da quel momento non siamo più riusciti a mantenere la lucidità e trovare le cose giuste per ribaltare la partita».

SQUADRA DISUNITA NEI GOL SUBITI – «E’ lo spreco di energie buttate al vento per niente, dovevamo mantenere la lucidità e capire i momenti. Nel secondo gol è mancata la percezione del pericolo, eravamo in tanti ad ostruire, una palla buttata così da Spinazzola ci ha colto impreparati e abbiamo reagito in ritardo sul taglio di McTominay. Anche nel terzo gol, non si può subire così facilmente».

INTER CHE VA PROTETTA? – «E’ quello che sto facendo, io sono fiero e orgoglioso di cosa stanno facendo questi ragazzi. Sono ancora più fiducioso di come ero prima di questa partita. Ho visto un bel primo tempo, nonostante tutta l’intensità che ha portato il Napoli, siamo riusciti ad essere dominanti. Siamo venuti per fare la nostra partita fin dall’inizio, purtroppo poi il calcio è questo e nel secondo tempo qualcosa ci è mancato»

SCINTILLE CON LA PANCHINA? – «Non so cos’è successo e non mi interessa nemmeno. Parlerò con loro. Non possiamo sprecare energie e buttare al vento quello che di buono abbiamo fatto solo perché vogliamo litigare con la panchina avversaria. Dobbiamo pensare al gioco, a quello che siamo e dove vogliamo arrivare».