Hanno Detto
Cambiasso sicuro: «Triplete? Non puoi sapere cosa può succedere alla fine della maratona e l’Inter sta correndo a ritmo loro. Vorrei che facessero la storia»

Cambiasso, l’ex centrocampista nerazzurro ha parlato della vittoria dell’Inter contro il Bayern nella gara di andata dei quarti di Champions: le sue parole
Esteban Cambiasso, presente a Monaco per Sky Sport, ha espresso le sue opinioni come commentatore del canale satellitare riguardo alla vittoria dell’Inter contro il Bayern nella partita di andata dei quarti di finale di Champions.
LE PAROLE DI CAMBIASSO SUL MATCH DI IERI – «L’importante è quello che hanno fatto i ragazzi. Credo che alla fine si sia vista una squadra che sa benissimo come essere squadra. Chi entra sa cosa fare e facendolo alla perfezione così arrivano fuori dei risultati e prestazioni che sono quelle che segnano la storia, che rimangono nella testa e nella cuore di tifosi e protagonisti».
SU MKHITARYAN – «Mkhitaryan, non so come faccia, trova sempre la posizione giusta. Ma fa movimenti lenti ma che lo fanno stare dove passa la palla, dove la intercetta, sempre lucido e poi lo ha sostituto per ammonizione, si sentiva la stanchezza ed è arrivata la sostituzione. Inzaghi ha pescato il jolly frattesi. Sia uno che l’altro hanno fatto il lavoro bene»
SUI CENTROCAMPISTI – «In tanti potrebbero essere i migliori. Ma credo si debba dare a Inzaghi per tutti quelli che sono entrati e anche se Carlos Augusto ha giocato così vuol dire che c’è qualcuno che sa fare bene con tutti loro. Dei tre centrocampisti che hanno idee molto chiare, credo che Mkhitaryan nei momenti di difficoltà la tranquillità della squadra passava da lui. Nel momento delle difficoltà si può solo fare affido sui giocatori e sui meccanismi della squadra. Un altro giocatore al posto di Thuram avrebbe tirato pensando ad un’unica occasione, ma ha sentito arrivare Lautaro e ha lasciato palla con la convinzione di aver fatto una cosa straordinaria».
SU MULLER – «Quando è entrato Muller la partita sembrava ormai morta, ma quando si è scaldato e la gente ha capito che entrava è cambiata l’atmosfera. Lui è sempre dove cade la palla. Magari il risultato sarebbe stato comunque una vittoria per l’Inter, perché senza di lui avrebbe vinto 1-0 l’Inter. Quando è entrato la partita ormai era chiusa, lui l’ha riaccesa e ha motivato i compagni avvicinandosi ad ognuno di loro».
SUL POSSIBILE TRIPLETE – «Se l’Inter può raggiungerlo? La maratona non la vivi negli ultimi 100 metri, ma nei 42 km precedenti. Il sogno sono serate come queste, non si sa dove si arriva. Non puoi sapere cosa può succedere alla fine della maratona e l’Inter sta correndo a ritmo loro. Vorrei che facessero la loro storia, mettergli l’obbligo del Triplete, in cui devi avere tutto, anche la fortuna della tua parte. Possono arrivarci sì, ma se continuassero con questa mentalità e questa intensità sicuramente qualcosa a casa lo porteranno».
