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Cala il sipario sulla Serie A

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È già passato un anno da quando Antonio Conte ha detto addio ai nerazzurri: il tecnico, dopo aver portato al trionfo la squadra, aveva raggiunto un accordo con la dirigenza per terminare in modo consensuale il contratto.

Questo aveva lasciato i tifosi delusi, e anche preoccupati: chi avrebbe guidato l’Inter campione d’Italia verso il completamento degli ambiziosi progetti?

In pochissimi giorni, però, la società aveva annunciato il nome del successore del mister leccese: dopo tante voci su Allegri, è arrivato Simone Inzaghi. Su di lui il peso delle aspettative: un macigno – soprattutto perché si era capito fin da subito che anche la stagione appena conclusa sarebbe stato un testa a testa con i cugini.

Benvenuto, Simone

Simone Inzaghi era a cena con Lotito per parlare del suo rinnovo quando riceve la chiamata di Marotta. L’Inter aveva messo gli occhi su Max Allegri, voleva soffiarlo alla Juve, ma scoprendo che Inzaghi non aveva ancora firmato con la Lazio, i piani sono cambiati. Superato l’imbarazzo di trovarsi a cena con Lotito e ricevere una telefonata di Marotta, Simone Inzaghi non ci ha pensato due volte: aveva voglia di crescere, e per farlo doveva cambiare aria.

Il primo compito di Inzaghi è stato difficilissimo: riportare equilibrio in una squadra che, dopo esser riuscita a interrompere l’egemonia dei bianconeri durata un decennio, aveva perso il tecnico che l’aveva portata anche in finale di Europa League e l’idolo dei tifosi. Sì, perché, con una lettera strappalacrime e mai digerita dagli interisti, anche Romelu Lukaku aveva deciso di dire addio all’Inter, per afferrare al volo quella che definiva “l’occasione della vita”. Per la gioia (a posteriori) della curva, Lukaku è andato al Chelsea a giocare una stagione scadente – il karma l’ha forse punito, e certamente i nerazzurri non lo perdoneranno.

Un derby durato un anno

La stagione 2021/22 è stata un lungo, infinito derby della Madonnina. Fin dalle prime partite è stato chiaro che lo scudetto sarebbe rimasto a Milano anche quest’anno. Milan e Inter si sono rincorse a vicenda per tutta la stagione, senza che il Napoli abbia mai davvero fatto paura. E non ne hanno mai avuto dubbi né i tifosi né tantomeno gli esperti di calcio e i bookmaker. Inter e Milan sono sempre state le favorite su tutti i siti di scommesse sulla Serie A. Le quote nerazzurre si sono poi impennate dopo la cocente (in termini di delusione, più che di numero di reti) sconfitta con il Bologna: proprio quella partita da recuperare in cui gli interisti riponevano una massiccia dose di speranze.

Che dire, dunque, della prima annata di Simone Inzaghi ad Appiano Gentile? Un successo, nonostante tutto. Ha tinto di nuovo la Coppa Italia di nero e blu – dopo ben 11 anni. Con lui, poi, l’Inter ha avuto il miglior attacco della Serie A, nonostante il digiuno di gol nella ripresa post-Natale. Nella prima metà del campionato, infatti, l’Inter ha avuto una media di 2.6 reti segnate a partita: numeri che facevano capire che sarebbe stata una lotta Scudetto accesa, accesissima.

Un appunto che ha lasciato subito l’amaro in bocca è stato, certo, l’eliminazione dalla Champions League, avvenuta già alla fase a gironi. Ma non si può negare che, nonostante le partite in cui la Pazza Inter si è dimostrata, appunto, pazza, si sono visti dei miglioramenti nel gioco – pertanto, le speranze per la prossima stagione sono molte. 

Fra le partite più belle di questo campionato ci sono state sicuramente:

  • Inter-Napoli 3-2 (21 novembre 2021)
  • Roma-Inter 0-3 (4 dicembre 2021), proprio sotto gli occhi dell’ex maestro Mou
  • Inter-Empoli 4-2 (6 maggio 2022)
  • Juventus-Inter 2-4 (11 maggio 2022)

I tifosi ormai, del resto, lo sanno bene: non è una partita dell’Inter se non è al cardiopalma. 

E con l’Italia fuori dai Mondiali, è già iniziato il conto alla rovescia per il prossimo campionato. A presto, Serie A.

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