Bisseck: «Devo avere pazienza, con Inzaghi ci vuole fiducia»
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Bisseck: «Devo avere pazienza, con Inzaghi ci vuole fiducia, i miei obiettivi sono…»

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Il nuovo difensore dell’Inter, Yann Bisseck, ha raccontato le sensazioni dei suoi primi mesi con la maglia nerazzurra: le sue parole

Intervistato da Geissblog, Yann Bisseck ha parlato di come sono andati i suoi primi mesi da giocatore dell’Inter.

L’AMBIENTAMENTO ALL’INTER – «Te ne accorgi solo col tempo. Quando ho giocato in Danimarca e il nome è uscito per la prima volta, ero un po’ incredulo. Ora sono davvero arrivato e ho il mio appartamento. Devo ancora imparare l’italiano, ma lo capisco in gran parte perché parlo francese, e questo ha molte somiglianze. Non appena avrò imparato la lingua, mi sentirò completamente a casa qui».

I MIEI OBIETTIVI – «Naturalmente all’inizio devo avere pazienza, lavorare per inserirmi e imparare un po’ perché sono uno dei giocatori più giovani della rosa. Ma aspettando i cinque anni, il piano è che io diventi uno dei migliori difensori al mondo. Mi viene riconosciuto il potenziale e questo è il posto migliore per svilupparlo, anche se all’inizio potrebbe volerci un po’ di tempo. Ma penso che a lungo termine sia assolutamente la decisione giusta».

SE HO PARLATO CON GOSENS? – «No. Non conoscevo Robin prima. Mi ha parlato molto e mi ha aiutato molto nelle prime settimane. Penso che sia un peccato che se ne sia andato, ma è in buone mani a Berlino».

SULL’ESORDIO CONTRO IL MONZA – «San Siro è già uno stadio straordinario. È stato davvero travolgente quanto siano rumorosi i tifosi e quanto siano appassionati. Ero davvero felice di mettermi in partita. Naturalmente c’era anche pressione perché l’allenatore si aspettava qualcosa da me. Ma per la maggior parte è stata solo una gioia perché ho giocato ufficialmente per l’Inter e ho fatto il passo successivo. È stata una sensazione molto bella. Lo stadio ovviamente è un po’ vecchio stile, ma il campo è perfetto, è una cosa da provare per crederci. Sono stato molto contento che l’allenatore mi abbia concesso qualche minuto nella prima partita».

IL RAPPORTO CON INZAGHI – «Naturalmente c’è ancora una piccola barriera linguistica perché qui si parla poco inglese. Ma è per questo che sto imparando l’italiano e ora capisco con più precisione cosa mi chiede. Devi guadagnarti la fiducia con lui. E’ uno molto appassionato. Già all’inizio degli allenamenti ho notato che dovevo prima mettermi alla prova e che non potevo nemmeno pensare di giocare. Prima dovevo dimostrare in allenamento che potevo essere utile. Ad essere sincero, non ci ero abituato. Nei miei club precedenti avevo la certezza che avrei giocato comunque».

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