Ausilio: «Lukaku sa benissimo di essere in debito. Thuram? Non parlo di mercato»
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Ausilio: «Lukaku sa benissimo di essere in debito. Thuram? Non parlo di mercato»

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Il direttore sportivo dell’Inter, presente all’evento benefico organizzato da Shevchenko, ha risposto ad alcune domande

Piero Ausilio, presente all’evento benefico ‘United for Ukraine’ organizzato da Andriy Shevchenko per raccogliere fondi a favore dell’Ucraina, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Lukaku, Thuram e gli obiettivi della stagione dell’Inter. Queste le sue parole raccolte da FcINter1908.it.

SU LUKAKU –: «L’ho visto bene. È un Lukaku che sta migliorando, allenamento dopo allenamento e partita dopo partita. È un giocatore che ha solo voglia di dimostrare tutto quello che ha da dare. Sa benissimo di essere in debito, non tanto per sua volontà ma per l’infortunio pesante che ha avuto. La sua voglia e la sua determinazione mi fanno stare tranquillo, sono sicuro che farà un’ottima ultima parte di stagione. Deve fare quello che sta facendo, non stiamo discutendo né con lui né con i suoi agenti per il futuro. Se ci sarà la possibilità di andare avanti con questo rapporto sono cose che vedremo più avanti».

SUL CLIMA OSTILE CONTRO INZAGHI –: «Lo giudico eccessivo. Faccio fatica a capire le motivazioni, ma qualcuna la capisco: sono cose che si vogliono far passare anche volutamente. So solo che l’Inter, a parte il primo mese, ha ripreso la marcia giusta giocando con una certa continuità. Abbiamo già vinto qualcosa a differenza di altri in questa stagione. L’Inter sta facendo bene, ha una Champions League ed una Coppa Italia da giocare».

SU THURAM -: «È una cosa del Borussia, io di mercato in questo momento non parlo».

SERVE UN PO’ DI FORTUNA? –: «Non è solo una questione di fortuna. Quando si vince un trofeo così importante come la Champions League, la fortuna deve anche essere dalla tua parte. Però noi in questo momento cerchiamo soltanto di prepararci bene con le nostre armi, i nostri giocatori e il nostro allenatore. Siamo consapevoli e motivatissimi».

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