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Asllani RIVELA: «Stess prima di quella partita, Lautaro ha usato il bastone. All’Inter gioco poco però…»

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Asllani RIVELA: «Stess prima di quella partita, Lautaro ha usato il bastone. All’Inter gioco poco però…». Le parole del centrocampista albanese

Kristjan Asllani, centrocampista dell’Inter, si è raccontato al Corriere della Sera in avvicinamento a Italia-Albania du Euro2024.

ALBANIA – «Il c.t. Sylvinho ha portato entusiasmo, fiducia nei nostri confronti, voglia di crescere. Il gruppo con lui è cambiato e sono arrivati i risultati. Non so se l’Italia deve preoccuparsi, ma daremo il massimo per i nostri tifosi che saranno tantissimi».

FAMIGLIA A MILANO – «Quando ho firmato per l’Inter ho portato tutti con me a Milano, anche perché parlano tutti bene della città, ma a 21 anni viverci da solo sarebbe stato un casino. Mia mamma lavorava in una fabbrica di dolci, mio padre per l’azienda degli acquedotti e d’estate stava tutto il giorno al sole: adesso la vita è cambiata».

TITOLARE A FIRENZE – «Più difficile giocare quella partita, perché la sentivo molto, non giocavo dal primo minuto da diverso tempo e la Juve era molto vicina a noi: c’era un po’ di stress».

MODELLO CALHANOGLU – «Anche Brozovic è un’ispirazione. Vedere lui e Calha allenarsi è stata una delle cose più belle che mi potesse capitare».

STAGIONE DI CRESCITA – «Senza dubbio. Davanti ho un grandissimo giocatore come Hakan, dal quale cerco di imparare tutti i giorni. Lo ringrazio, anche per la persona che è. Se usa più il bastone o la carota con me? La carota».

GIOCARE POCO – «Ho capito che anche se giochi tre minuti, devi farti trovare pronto. Ma sono migliorato anche nella fase difensiva, sulla quale ho lavorato tanto. E nel gioco con la palla: stando con i campioni migliori in tutto».

LAUTARO DURO – «Certo, ma io lo ringrazio perché mi parla tantissimo, specie fuori dal campo. Non voglio raccontare cosa mi ha detto ma mi ha aiutato tantissimo. Ha fatto bene ad usare il bastone».

DALL’EMPOLI ALL’INTER – «Ci penso sempre, perché sono arrivato a Milano dopo 13 partite da titolare a Empoli».

INZAGHI – «Sa quando venire a parlarti e quando non è il momento: mi aiuta tantissimo».

INTER SQUADRA DEL CUORE – «Sì, la passione nasce da uno zio, molto interista. Però mi piaceva tantissimo anche Kakà».

COMPAGNI AZZURRI ALL’INTER – «Barella: qualità e quantità. È uno dei più forti al mondo e spero domani ci sia. Bastoni: eleganza. Dimarco: piedino fatato. Darmian: il nostro principe. Frattesi: stupido! No, scherzo (ride). Grande forza fisica e grandissimo amico: l’ho sentito, speriamo non segni con noi. Parliamo spesso, anche lui nell’Inter ha giocatori fortissimi davanti e deve essere contento della sua stagione. È un grande professionista».

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