Vicario Inter, Marotta studia la strategia per l’estate: quella cifra può bastare a convincere il Tottenham!

Vicario Inter, Marotta studia la strategia per l’estate: quella cifra può bastare a convincere il Tottenham! Il piano d’azione

Le grandi manovre per blindare il futuro della porta sono ufficialmente iniziate. Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la dirigenza dell’Inter ha rotto gli indugi: il profilo prescelto per raccogliere la pesante eredità di Yann Sommer è quello di Guglielmo Vicario. L’esperto portiere svizzero si avvia verso la conclusione della sua avventura a Milano e il club di Viale della Liberazione ha individuato nell’estremo difensore del Tottenham il candidato ideale. Non si cerca un vice o una scommessa, ma un titolare indiscusso capace di garantire affidabilità immediata e continuità di rendimento.

Il sogno di emulare Handanovic

Vicario, classe 1996, ha raggiunto la piena maturità calcistica vincendo l’Europa League da protagonista con gli Spurs e accumulando esperienza preziosa sui palcoscenici della Champions League e della Nazionale. Per lui, approdare alla Beneamata significherebbe realizzare un vecchio sogno professionale: da ragazzo, infatti, il suo idolo e modello di riferimento era lo sloveno Samir Handanovic, storico capitano nerazzurro. Beppe Marotta e Piero Ausilio sono convinti che l’italiano abbia le spalle abbastanza larghe per reggere la pressione di San Siro.

La strategia economica e il “blocco azzurro”

Al momento non ci sono trattative ufficiali avviate, ma il piano strategico è già delineato. Il Tottenham non ha necessità di vendere, forte di un contratto che blinda il giocatore fino al 2028, ma l’Inter spera di contenere l’investimento entro il recinto dei 20 milioni di euro. Una cifra che garantirebbe comunque una discreta plusvalenza agli inglesi rispetto all’acquisto del 2023.

L’arma segreta dei nerazzurri potrebbe essere la volontà del giocatore: Vicario desidera tornare in Serie A e ha stretto un legame fortissimo nel ritiro dell’Italia con lo “zoccolo duro” interista, composto da Nicolò Barella, Alessandro Bastoni, Federico Dimarco e il giovane bomber Pio Esposito. Se il portiere dovesse spingere per la cessione facendo leva su questi rapporti e sulla nostalgia di casa, il ritorno in patria potrebbe diventare realtà a condizioni favorevoli.

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