2022
Inter, società più spendacciona in Europa: la statistica

Secondo La Repubblica, l’Inter sarebbe la società calcistica più spendacciona, come dimostra la statistica pubblicata da Swiss Ramble
La Repubblica rende nota un’analisi interessante circa l’Inter, che sarebbe la società calcistica storicamente più spendacciona d’Europa.
LA STATISTICA– Fra il 2011 e il 2021 nessun club europeo è costato ai suoi proprietari più dell’Inter. Moratti, Thohir e Zhang in un decennio hanno tirato fuori complessivamente 997 milioni di euro. Cento milioni in media a stagione, tramite aumenti di capitale, versamenti conto capitale e prestiti soci. Nella classifica, stilata da Swiss Ramble su dati Deloitte, al secondo posto c’è il Milan con 915 milioni. Sul podio sale anche il Chelsea con 791. Poi vengono il Manchester City, con 773, e il Paris Saint Germain con 511. La Juventus è settima, sotto l’Everton, con 417 milioni. Ma se l’indagine tenesse conto della stagione 2021/22 i bianconeri guadagnerebbero posizioni: nella stagione da poco conclusa Exor e soci hanno versato 400 milioni.
La classifica è l’ennesimo ceffone agli ultimi illusi nel romanticismo nel calcio. Le tre società più spendaccione d’Italia insieme hanno infatti vinto tutti gli ultimi scudetti dal 2002 a oggi. E tornando indietro fino al 1992, la serie è interrotta solo da Lazio e Roma. Il dato storico di spesa dei club milanesi toglie argomenti a quei tifosi che accusano le attuali proprietà di essere tirchie. Se si guarda solo a questa sessione di mercato può anche essere vero. Ma con un po’ di memoria, bilanci alla mano, si scopre che nell’era Zhang, fra il 2015/16 e il 2020/21, la proprietà ha pompato in cassa 553 milioni, quasi sempre con prestiti soci. È più della somma di quanto speso da Moratti (175 milioni) e Thohir (275) nei cinque anni precedenti. Per il Milan, l’impennata si è avuta nel 2018 con l’ingresso del fondo Elliott, che in quattro stagioni ha immesso 658,8 milioni.
Il report non tiene conto dell’indebitamento dei club, né degli importi spesi per l’acquisto delle quote societarie, ma solo dei soldi spesi — di fatto — per ripianare perdite. Nel decennio in esame, l’Inter ha infatti sempre chiuso i bilanci in rosso, bruciando 762 milioni. L’unica stagione in attivo è stata il 2013/14, grazie a entrate straordinarie per 139 milioni che corrispondevano alla «plusvalenza da conferimento dei diritti tv», sponsor e marchio a Inter Media and Communication S.r.l.. Tutti bilanci in rosso anche per il Milan, con perdite complessive in dieci anni per 872 milioni. Per la Juve, che dal 2014 al 2017 era riuscita a tenere i conti in ordine, i guai sono cominciati nel 2018. In un decennio, a conti fatti, ha perso 381 milioni. Per tutti i club ovviamente l’annus horribilis è stato il 2020/21, causa Covid.