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Zirkzee: «Arnautovic un fratello maggiore, quando è andato all’Inter ero felice»

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Joshua Zirkzee, giustiziere dell’Inter nell’ultimo match col Bologna, si è espresso così su Arnautovic e sul suo approdo in nerazzurro

Intervistato dal Corriere dello Sport, l’attaccante del Bologna, Joshua Zirkzee, ritorna sul suo gol realizzato contro l’Inter e spende parole al miele nei confronti di Marko Arnautovic.

SUL MATCH CONTRO L’INTER – «Contro l’Inter non credo di aver fatto molti tiri, ma credo che nelle prossime partite cercherò di adattare il mio gioco e di mettermi più in posizione per poter tirare maggiormente. Spero di segnare di più».

INFASTIDITO DAL RIGORE NON CALCIATO A SAN SIRO? – «È stata una sorpresa. E una scelta dell’allenatore. Prima della gara ero il primo della lista per tirare i rigori, per questo sono rimasto sorpreso quando lo ha battuto un altro. L’allenatore mi ha parlato nell’intervallo, e dopo è andato tutto bene. Non c’è nessun problema».

SUL MIO GOL CONTRO L’INTER – «Non posso lamentarmi. Comunque eravamo in un momento di grande pressione. Il mister non voleva cambiare le routine che abbiamo già sperimentato».

DI VAIO HA DETTO CHE SONO UN ARNAUTOVIC CON 10 ANNI IN MENO? – «È un complimento molto, molto bello».

ARNAUTOVIC UN MODELLO PER ME? – «Marko è come un fratello maggiore. È facile parlare con lui. Ma io, come persona, non sono mai andato da qualcuno a chiedergli come si fa questo, come si fa quello. Preferisco guardare e farlo a modo mio. L’ho sempre detto e lo dirò sempre. Quindi ci sono stati dei momenti in cui mi hanno dato dei consigli. Personalmente non chiedo mai niente a nessuno».

QUALI CONSIGLI MI HA DATO? – «Non uno specifico. Magari una frase prima della partita: “Ehi, con lui puoi fare questo, con lui quest’altro” ad esempio, cose del genere».

FORTUNA CHE SIA ANDATO ALL’INTER? – «Marko è un buon amico, ma quando se n’è andato sono stato felice. Già. Devo essere sincero. So che Marko lo sa. Gliel’ho detto io stesso, perché per me è chiaro che ora ho maggiori possibilità di giocare. Se Marko fosse qui sarebbe molto più difficile per me. Dopo il gol contro il Cagliari mi ha chiamato: era così felice».

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