Hanno Detto
Ziliani durissimo: «Così il calcio italiano fa figuracce bibliche, rigori alla Fantozzi e risse da Bar Sport…»

Ziliani critica stadi semivuoti, rigori sbagliati e sceneggiate in panchina, puntando il dito contro l’immagine del calcio italiano
Supercoppa a Riyadh nel mirino di Paolo Ziliani, giornalista sportivo da sempre attento ai temi legati all’immagine e alla credibilità del calcio italiano. Intervenendo sul torneo in corso in Arabia Saudita, Ziliani ha espresso un giudizio durissimo su quanto visto in campo e fuori, soffermandosi in particolare sugli stadi semivuoti, sugli errori dal dischetto e su alcuni comportamenti sopra le righe a bordo campo.
La competizione, pensata per esportare il prodotto Serie A all’estero, rischia secondo il giornalista di ottenere l’effetto opposto. Invece di valorizzare il calcio italiano, la Supercoppa starebbe esponendo allenatori, giocatori e sistema a una vetrina tutt’altro che positiva.
Nel suo commento, Ziliani non usa mezzi termini. «Con la scusa di far conoscere la bellezza del nostro calcio ci esponiamo a figuracce bibliche: allenatori scaricatori di porto, campioni tenuti in panchina, rigori alla Fantozzi e risse da Bar Sport», ha sintetizzato il giornalista, puntando il dito contro una gestione che, a suo avviso, danneggia l’immagine complessiva del movimento.
Il riferimento agli stadi semivuoti è uno dei passaggi più significativi. La cornice di pubblico di Riyadh, lontana dall’atmosfera delle grandi notti europee, viene vista come un elemento che amplifica la sensazione di distacco tra l’evento e il reale interesse locale. A questo si aggiungono i rigori calciati male, diventati simbolo di un livello tecnico che non rispecchia le ambizioni di un torneo venduto come vetrina internazionale.
Ziliani contro lo sfogo di Massimiliano Allegri: condanna netta
Particolarmente duro è stato anche il giudizio sullo sfogo di Massimiliano Allegri, allenatore di grande esperienza e volto noto del calcio italiano. Ziliani ha condannato apertamente l’atteggiamento del tecnico a bordo campo, considerandolo controproducente in un contesto già delicato dal punto di vista mediatico.
Secondo il giornalista, episodi di questo tipo finiscono per rafforzare una narrazione negativa: il calcio italiano che si presenta all’estero con nervosismo, tensioni e scene poco edificanti, anziché con qualità, spettacolo e organizzazione. Una critica che va oltre il singolo episodio e chiama in causa l’intero sistema.
La riflessione di Paolo Ziliani si inserisce in un dibattito più ampio sul senso stesso di portare competizioni come la Supercoppa Italiana all’estero. Se l’obiettivo è promuovere il prodotto Serie A, il rischio — secondo il giornalista — è che certi segnali finiscano per indebolirne la credibilità.
Un attacco frontale, che fa discutere, ma che riaccende il confronto su come e dove raccontare il calcio italiano nel mondo.