Hanno Detto
Zielinski al Matchday Programme: «C’è una qualità che vorrei rubare a Mkhitaryan. Mi definisco ambizioso ed altruista»

Zielinski si racconta al Matchday Programme sui canali ufficiali dell’Inter, a poche ore dalla sfida contro il Como, che si giocherà a San Siro
Piotr Zielinski, centrocampista dell’Inter, si racconta nel programma del matchday, condividendo il suo approccio alla carriera e alla vita. Descrive se stesso come una persona calma, positiva, laboriosa, ambiziosa e altruista, qualità che rispecchiano il suo modo di essere dentro e fuori dal campo.
Il polacco sottolinea come la tecnica sia stata sempre al centro del suo lavoro. Fin da giovane ha allenato entrambi i piedi, con l’obiettivo di diventare un giocatore completo, e questa filosofia lo ha accompagnato durante tutto il suo percorso calcistico. Un aspetto che ha sicuramente contribuito a farlo emergere come uno dei migliori centrocampisti della Serie A.
Parlando dei suoi compagni, Zielinski ha dichiarato di ammirare particolarmente l’intelligenza calcistica di Henrikh Mkhitaryan, riconoscendo in lui una qualità fondamentale che arricchisce la squadra. Una qualità che lo stesso Zielinski ritiene fondamentale per il successo di ogni singolo giocatore, ma anche della squadra nel suo complesso.
Infine, ha rivelato che uno degli insegnamenti più preziosi che ha ricevuto nel corso della sua carriera è stato quello di non mollare mai. Questo principio lo ha sostenuto nei momenti difficili e gli ha permesso di affrontare ogni sfida con determinazione e resilienza. La sua carriera è la testimonianza di quanto la perseveranza e l’impegno continuo possano portare a grandi risultati.
5 PAROLE PER DESCRIVERSI – «Calmo, positivo, lavoratore, ambizioso e altruista».
ABILITA’ DI CUI VA PIU’ FIERO – «La tecnica è una cosa su cui ho sempre lavorato molto. Fin bambino ho allenato entrambi i piedi perché volevo diventare un giocatore completo, questa è sempre stata la mia filosofia».
QUALITA’ DA PRENDERE IN PRESTITO DA UN COMPAGNO – «Dovrei prenderne diverse, ma dico l’intelligenza calcistica di Mkhitaryan».
INSEGNAMENTO PIU’ GRANDE MAI RICEVUTO – «È quello di non mollare mai: è un insegnamento fondamentale che si impara solo con il tempo e l’esperienza».
