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Zazzaroni svela la verità su Chivu! Cosa c’è dietro la comunicazione dell’allenatore nerazzurro

Zazzaroni spiega la scelta da parte del tecnico rumeno di mantenere un basso profilo! Le parole del direttore del Corriere dello Sport
Alla fine della netta vittoria per 4-0 dell’Inter contro il Como, uno dei temi più discussi non è stato solo il dominio sul campo, ma anche la comunicazione di Cristian Chivu, allenatore nerazzurro, sempre più apprezzato per equilibrio e sobrietà. Alla domanda se avesse vissuto la partita come una sfida personale con Cesc Fabregas, il tecnico ha risposto con grande lucidità, ribadendo la propria filosofia di lavoro.
REPUTAZIONE E DISCIPLINA – «Io non ho tempo neanche di pensare, gioco ogni tre giorni. Avevo l’obbligo di mettere la squadra nelle condizioni migliori per avere una prestazione del genere e direi che l’abbiamo fatto bene. La prestazione poi è sempre dei ragazzi, sono felice per questo. Non sono a caccia di reputazione, a me interessa mantenere ordine e disciplina in campo».
Parole che hanno colpito per concretezza e senso di responsabilità. Chivu ha spostato ancora una volta l’attenzione dal singolo alla squadra, sottolineando come il risultato sia figlio del lavoro collettivo e non di duelli personali. Un approccio che sta trovando grande consenso nell’ambiente nerazzurro, soprattutto dopo alcune settimane in cui l’Inter ha mostrato segnali di crescita evidenti sotto il profilo dell’intensità, della ferocia agonistica e della gestione dei momenti della partita.
Tuttavia, su questo tema legato alla comunicazione dell’allenatore è intervenuto anche Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, che ha voluto fare una precisazione. Il giornalista ha riconosciuto l’efficacia del modo di porsi di Chivu, ma ha anche sottolineato come, nel calcio moderno, la comunicazione non sia mai totalmente neutrale e abbia inevitabilmente un peso nel creare consenso, proteggere la squadra e orientare il clima attorno al progetto.
Secondo Zazzaroni, la scelta di Chivu di tenere il profilo basso e di non alimentare narrazioni personali è senza dubbio coerente con il suo stile, ma resta comunque una strategia comunicativa ben precisa, capace di rafforzare il gruppo e ridurre le pressioni esterne. Un dettaglio non secondario in una stagione che si preannuncia lunga e ricca di impegni tra campionato e coppe.
Intanto, sul campo, l’Inter continua a crescere e il messaggio del tecnico resta chiaro: contano lavoro, ordine e disciplina. Tutto il resto viene dopo.