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Veron: «Elementi in comune tra la mia Inter e questa. Può fare il piccolo triplete»

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Juan Sebastian Veron tra passato e futuro. Il centrocampista argentino crede che ‘questa’ Inter possa completare il terzetto di successi in Italia

Juan Sebastian Veron è intervenuto in esclusiva i microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport‘ alla vigilia del rush finale che potrebbe regalare ai nerazzurri il mini-triplete. “A voi in Italia piace chiamarlo così” dice scherzando. Un titolo, simbolico, che manca nella bacheca nerazzurra proprio dalla stagione 2005/2006, la più importante per il centrocampista argentino.

«Quella era una squadra solida, esperta, che sapeva fare bene sia la fase difensiva sia quella offensiva. Non mancava il pressing, non mancavano le grandi intuizioni, non mancava la forza sulle fasce e in mezzo al campo, e non mancava certo la qualità».

INTER OGGI – «Difficile fare paragoni tra epoche diverse. Diciamo che anche in questa Inter vedo potenza, vedo qualità tecnica e vedo determinazione. La squadra di Simone, lo chiamo per nome perché siamo stati compagni alla Lazio, ha passato un brutto periodo ed è riuscita a saltarci fuori alla grande. Soltanto se hai importanti valori tecnici e morali puoi superare certe difficoltà. La Supercoppa l’hanno già vinta, in Coppa Italia hanno raggiunto la finale e in campionato se la giocheranno punto a punto con il Milan, ma partendo da un vantaggio»

«Il calcio è spettacolo, ma è anche risultato. Non si possono scindere le due cose. L’Inter, quando è in vantaggio, cerca di non dare campo all’avversario e punta sul contropiede. E lo fa giustamente. E poi, contro il Milan, ho visto Correa dare un pallone meraviglioso a Lautaro e mi sono brillati gli occhi: tango argentino. Lo sapete che io per Correa ho un debole, l’ho aiutato quand’era un ragazzo e spero che riesca a costruirsi una grande carriera. Lautaro, invece, è già un campione. Come lo è Brozovic: avete visto con quale personalità fa girare la squadra? Sì, questa Inter può fare il “piccolo triplete”, come lo chiamate voi, e se lo meriterebbe».

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