Toldo: «Maicon un matto, Mourinho il migliore. La partita più bella che ho giocato...» - Inter News 24
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2021

Toldo: «Maicon un matto, Mourinho il migliore. La partita più bella che ho giocato…»

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Francesco Toldo ha parlato in una lunga intervista al Corriere Veneto: le parole dell’ex portiere dell’Inter

Francesco Toldo ha parlato in una lunga intervista al Corriere Veneto. Ecco alcune parole dell’ex portiere dell’Inter.

SACCHI E ALTRI ALLENATORI – «Un altro maestro. Ci siamo dovuti adeguare al suo gioco e per un portiere era un incubo. Bisognava essere coraggiosi ma imparate le sue basi ti adattavi. È stato un precursore per il gioco in Italia. Nel 2001 approda all’Inter, all’inizio non senza difficoltà… Mister Hector Cuper è durato parecchio tempo, ma purtroppo abbiamo attraversato un periodaccio. Erano gli anni di Calciopoli, a cui ho messo un coperchio sopra e di cui non voglio parlare ma ho vissuto molto male gli avvenimenti. Nelle stagioni poi si susseguirono Zaccheroni e Mancini fino all’apoteosi con José Mourinho».

MOURINHO – «Perché è il miglior mister, non tanto dal lato del gioco ma dal punto di vista psicologico. È il più avanti di tutti. Quell’Inter è stata la costruzione di tante squadre nel tempo. Il presidente aveva comprato i giocatori più forti e Mou è riuscito a creare un gruppo unico. La sue forze sono state la preparazione, l’intelligenza e la chiarezza».

QUANDO HA DECISO DI SMETTERELa sera del Triplete con l’Inter. Avevo capito che era arrivato il momento di stare con la mia famiglia».

LA PARTITA PIÙ BELLA – «Mediaticamente la semifinale di Euro 2000 con l’Olanda. È stata magica perché si sono incontrati il talento con le coincidenze fortunate. Girò tutto bene. La sera prima parlando con un amico al telefono avevamo ragionato su chi poteva calciare i rigori e andò come me l’ero disegnata. La convinzione è alla base di tutto, più del talento. Io ero uno di quei portieri che se centrava la giornata giusta diventava insuperabile».

COMPAGNO PIÙ DIVERTENTE – «Di “matti” ce ne sono stati tanti, ma uno come Maicon non l’ho mai visto».

RETE VIERI-TOLDO CONTRO LA JUVE – «Inter-Juve del 2006, eravamo sotto di un gol. In settimana avevo detto a Cuper che se fossimo stati in svantaggio 1-0 e fosse servito sarei salito in area e avrei segnato. Battemmo un calcio d’angolo nel recupero e io toccai la palla di testa: la sfera finì in rete. Il gol lo sento mio. Tutt’ora con Bobo litighiamo bonariamente per la paternità. Lui dice che sfiorò la sfera, secondo me no ma poco importa tanto l’hanno data a lui che doveva vincere la classifica cannonieri. San Siro esplose, un momento indelebile»

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