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Supercoppa a Riyadh, Baldocci: «Un evento che rafforza il legame tra Italia e Arabia Saudita»

Supercoppa a Riyadh e tifo in Ambasciata: tra rivalità, identità e passione condivisa, la situazione sulla cooperazione sportiva
Supercoppa a Riyadh come simbolo di cooperazione sportiva e diplomatica tra Italia e Arabia Saudita. È questo il filo conduttore dell’intervista rilasciata da Carlo Baldocci, ambasciatore italiano a Riyadh, al Corriere dello Sport, alla vigilia della finale tra Napoli e Bologna. Un appuntamento che va oltre il calcio giocato e che, secondo Baldocci, testimonia la crescente centralità del Regno saudita nello scenario sportivo internazionale.
L’ambasciatore sarà presente allo stadio per l’atto conclusivo della Supercoppa, sottolineando il valore istituzionale dell’evento: «Sarò allo stadio per la finale di Supercoppa Napoli-Bologna: sfida bellissima, vinca il migliore». Una presenza non solo simbolica, ma parte integrante del ruolo diplomatico in occasioni di grande visibilità globale.
Nel corso dell’intervista, Baldocci ha raccontato anche il clima che si respira all’interno dell’Ambasciata italiana, dove il calcio resta un forte elemento identitario. «Ci sono colleghi milanisti e juventini, e c’è chi mantiene un forte legame con le origini: Spal e Salernitana. Nessun tifoso di Napoli e Bologna», ha spiegato con ironia, evidenziando come il tifo venga vissuto in modo sano e aggregante.
Sul fronte istituzionale, l’ambasciatore ha confermato i contatti con le dirigenze dei club protagonisti: «Ho visto Saputo allo stadio e lo rivedrò oggi al gala-dinner con De Laurentiis, le dirigenze dei club, la Lega Serie A e interlocutori istituzionali sauditi e italiani». Un contesto che dimostra come il calcio rappresenti anche una piattaforma di dialogo tra istituzioni.
Baldocci e il calcio in Arabia Saudita: «Passione straordinaria e crescita velocissima»
Entrando nel merito del significato della Supercoppa per l’Ambasciata italiana, Baldocci ha chiarito: «È un appuntamento che rafforza il legame già consolidato tra i due Paesi. Qui il calcio è seguito con straordinaria passione, in un mercato dinamico: il Regno ha investito in infrastrutture moderne, grandi eventi internazionali e programmi dedicati ai giovani. L’Arabia Saudita è un hub sportivo globale».
Un’evoluzione sostenuta anche dall’arrivo di allenatori italiani di primo piano. «Con Mancini abbiamo interagito durante il suo incarico da ct. Inzaghi è arrivato più recentemente, ma la sua scelta ha avuto un’eco significativa ovunque», ha spiegato l’ambasciatore, citando anche Luigi Di Biagio, ct dell’Under 23, nominato Ambasciatore della Diplomazia dello Sport dal ministro Antonio Tajani.
Infine, uno sguardo al futuro: «La crescita del calcio saudita procede spedita tra investimenti mirati, l’arrivo di grandi giocatori e allenatori e un forte coinvolgimento delle nuove generazioni». Un percorso che, secondo Baldocci, apre nuove opportunità di cooperazione internazionale, con il calcio sempre più al centro delle relazioni tra Italia e Arabia Saudita.