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Supercoppa Inter, allarme mentale dopo Riad: cattiveria, cinismo e urgenza di svolta

Supercoppa Inter, nerazzurri chiamati a reagire subito: il Corriere dello Sport individua tre problemi chiave dopo la partita e avverte Chivu
L’Inter è rientrata ieri a Milano nel primo pomeriggio e oggi tornerà al lavoro alla Pinetina, dove Cristian Chivu, allenatore nerazzurro alla sua prima stagione alla guida della prima squadra, inizierà a preparare la delicata sfida di campionato contro l’Atalanta, in programma domenica prossima. Dopo l’eliminazione in Supercoppa Italiana, il tempo per riflettere è ridotto al minimo: la stagione entra in una fase decisiva e richiede risposte immediate.
Secondo il Corriere dello Sport, il problema dell’Inter non è solo tattico o fisico, ma soprattutto mentale. Il quotidiano individua tre nodi centrali che stanno condizionando il rendimento dei nerazzurri: mancanza di cattiveria, assenza di cinismo e scarsa percezione del pericolo nei momenti chiave delle partite. Una combinazione che sta trasformando buone prestazioni in risultati deludenti.
«Non è ancora il momento di staccare la spina. Anzi, c’è da lavorare per risolvere i problemi. Che potrebbero essere sintetizzati come mancanza di cattiveria, di cinismo, di percezione del pericolo. Insomma, si tratta innanzitutto di una questione mentale. E, quindi, più complicata da risolvere. Solo che il tempo stringe», scrive il Corriere dello Sport.
Inter, gennaio decisivo tra Serie A e Champions League
Il calendario non aiuta e rende ancora più urgente una svolta. Da qui all’11 gennaio, l’Inter affronterà Atalanta, Bologna e Napoli, tre avversarie dirette che possono incidere in modo significativo sulla classifica di Serie A. Partite ravvicinate, ad alta intensità, nelle quali servirà un cambio di passo soprattutto sotto il profilo dell’atteggiamento.
Ma non è tutto. Il mese di gennaio si chiuderà con un doppio incrocio europeo ad altissimo rischio: le sfide di Champions League contro Arsenal e Borussia Dortmund, che determineranno il futuro continentale dei nerazzurri. In quel contesto, errori di concentrazione e superficialità rischiano di diventare fatali.
Per Chivu e per un gruppo guidato da leader come Lautaro Martinez, attaccante argentino e capitano, il momento è chiaro: ritrovare fame, lucidità e ferocia agonistica. Perché la qualità non manca, ma senza una svolta mentale immediata, anche il talento rischia di non bastare.