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Stramaccioni sull’Inter di Chivu: «L’Inter prende gol con troppa facilità, un aspetto su cui bisogna lavorare»

Stramaccioni sull’Inter, l’ex tecnico nerazzurro analizza il momento della squadra di Chivu: organico, nuovi arrivi e corsa scudetto
Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell’Inter e oggi opinionista, conosce molto bene Cristian Chivu, avendolo avuto in campo durante la sua esperienza sulla panchina nerazzurra. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Stramaccioni ha commentato in maniera approfondita il momento della squadra di Chivu e le possibilità di rimonta nella lotta per lo scudetto.
Sulla possibilità che l’Inter possa rimontare il Napoli, Stramaccioni ha dichiarato: «Siamo solo alla quarta giornata: l’Inter ha le qualità per farlo e il Napoli da questa stagione è tornato ad essere impegnato in Europa, aspetto che rischia di influire sul campionato. Quest’anno, però, la lotta non sembra essere limitata solo a quelle due». L’ex tecnico ha sottolineato come il cammino della squadra nerazzurra sia ancora lungo e aperto a molte possibilità, considerando anche l’impegno dei partenopei in Champions League.
Stramaccioni ha poi analizzato la fase difensiva dell’Inter: «L’Inter ha giocato quattro partite propositive costruendo sempre tanto, ma anche concedendo troppo. In questo momento la squadra nerazzurra è prima in Serie A per quanto riguarda la percentuale di gol subiti in relazione al numero di attacchi ricevuti. Tradotto: prende gol con una facilità, un aspetto su cui bisogna lavorare». Il tecnico evidenzia come la solidità difensiva sia fondamentale per competere ad alti livelli e che questo rimane un punto critico del gioco nerazzurro.
Riguardo al confronto tra organici, Stramaccioni ha affermato: «L’Inter ha rinforzato molto il valore delle alternative, soprattutto a centrocampo e in attacco. A parte Akanji per Pavard, gli altri hanno irrobustito la panchina ma il valore dei primi undici mi sembra confermato. Dopo anni in cui il mercato nerazzurro ha vissuto di parametri zero, ora le attenzioni si sono rivolte su profili under 23: scelte corrette per cui bisognerà avere un po’ di pazienza. Il Napoli, KDB a parte, ha preso giocatori più esperti ma sempre futuribili come Hojlund o Lucca. Numericamente gli azzurri hanno reso la rosa idonea sia al campionato che alla Champions».
Sulla resa dei nuovi arrivi: «Arrivare in grandi squadre comporta sempre un tempo di adattamento, ma mi ha impressionato la velocità con cui De Bruyne e Hojlund si sono inseriti. Sponda Inter, gli unici all’altezza dei titolarissimi sono Sucic e Akanji. Poi c’è Esposito che merita una menzione a parte: mi piace tantissimo ed ha tutte le carte in regola per essere la sorpresa».
Infine, Stramaccioni ha commentato il confronto tra Chivu e i suoi principali avversari nella corsa scudetto: «Il condottiero è sempre determinante. Possiamo dire che Chivu, con Antonio, ha davanti il peggior avversario possibile: per esperienza, carisma, leadership. Ma attenzione: non dimentichiamo Allegri e il suo Milan, senza coppe e libero di lavorare e avere giocatori più freschi come proprio il Napoli nella scorsa stagione. E mi ha colpito l’empatia che ha creato Gasperini con la Roma, oltre che quella consolidata dal finale di stagione scorso ed evidente in questo avvio di Tudor».*
L’ex tecnico nerazzurro conferma quindi come la stagione sia ancora molto lunga e incerta, sottolineando punti di forza, criticità e le scelte di mercato che potrebbero fare la differenza nel corso dei mesi per l’Inter di Chivu.
