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Sommer Inter, Pagliuca avverte: «Serve una scelta chiara tra lui e Martinez, ma non va fatto questo»

Sommer Inter, Pagliuca difende il suo “collega” tra le colonne di Tuttosport: «Serve una scelta chiara tra lui e Martinez, ma non va fatto questo»
Intervenuto nel corso di un’intervista concessa a Tuttosport, Gianluca Pagliuca, storico ex portiere e capitano dell’Inter, ha commentato con grande lucidità e senza mezzi termini la prestazione di Yann Sommer nel rocambolesco 4-3 subito dai nerazzurri contro la Juventus nella terza giornata di Serie A. Il portiere svizzero, finito al centro delle critiche per alcuni interventi giudicati rivedibili, è stato difeso da Pagliuca, che però non ha mancato di sottolinearne le responsabilità.
LE COLPE DI SOMMER – «È troppo facile ora gettare la croce addosso a Sommer: l’Inter in difesa ha palesato diversi problemi e la sconfitta contro la Juve certamente non è imputabile solamente al portiere, che comunque poteva fare meglio».
Secondo l’ex numero 1 nerazzurro, infatti, Sommer non è stato impeccabile in occasione del gol del 4-3, ma le colpe andrebbero distribuite su tutto il reparto arretrato.
IL GOL DI ADZIC – «Sul gol del 4-3 di Adzic ritengo che Sommer abbia delle responsabilità: non mi è piaciuto come si è messo e la conclusione gli piega la mano, ergo si poteva respingere. Per il resto non sono d’accordo con chi dice che Yann è stato un disastro: la rete di Yildiz, ad esempio, è un pezzo di bravura del turco, che infila la palla all’angolino tenendo bassa la conclusione. Vallo a prendere quel tiro…»
DOPO TORINO, SOMMER VA CAMBIATO? – «Il portiere infallibile non esiste. Sommer ha preso tanti gol in questo avvio di stagione, ma mica soltanto per colpa sua. Comunque, se la società e Chivu ritengono più affidabile Martinez, che ci puntino: a patto che ci siano scelte chiare e nette. Non amo l’alternanza tra i portieri di gara in gara: così facendo si bruciano due giocatori invece che uno. Tra i pali servono gerarchie ben precise: in questo resto della vecchia scuola, per cui uno fa il titolare e l’altro il vice».
SU MARTINEZ – «Per me è bravo. L’ho visto giocare varie volte l’anno scorso e ha sempre fatto bene. Le qualità non gli mancano e la stessa società crede in lui, visto che potevano andare su altri portieri in estate e non l’hanno fatto. Questo significa che anche in chiave futura puntano sullo spagnolo».
Pagliuca, insomma, invita alla calma e chiede che le valutazioni vengano fatte con lucidità. Pur non risparmiando critiche a Sommer per alcune incertezze, il portiere svizzero non viene considerato un problema da scaricare in blocco. Anzi, il nodo principale per l’ex estremo difensore è un altro: stabilire delle gerarchie chiare. Una questione di mentalità e di continuità, perché tra i pali – spiega – non ci si può permettere incertezze. Né tecniche, né decisionali.
