Sicurezza stadi, la Lega Serie A valuta il riconoscimento facciale. Nuove misure allo studio dopo l’incontro con la Polizia di Stato

Sicurezza stadi: la Lega Serie A e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza discutono nuove soluzioni per migliorare ordine pubblico

L’incontro avvenuto ieri a Milano tra i vertici della Lega Serie A e i rappresentanti della Polizia di Stato ha aperto un nuovo capitolo sul tema della sicurezza negli stadi italiani. Come riportato da La Repubblica, il confronto si è concentrato sulle criticità che caratterizzano gli impianti del massimo campionato e sulle possibili innovazioni da introdurre per garantire un ordine pubblico più efficace e moderno.

Tra le proposte emerse, una in particolare ha attirato l’attenzione: l’adozione del riconoscimento facciale come strumento di controllo agli ingressi e nelle aree sensibili degli stadi. Una soluzione già sperimentata in altri Paesi europei e considerata potenzialmente utile per identificare soggetti a rischio, monitorare situazioni delicate e prevenire incidenti o episodi di violenza.

Sicurezza stadi: la Lega Serie A valuta il riconoscimento facciale, ma restano i nodi legati alla privacy e ai limiti normativi

Secondo quanto ricostruito dal quotidiano, la tecnologia non verrebbe introdotta in modo immediato: la Lega e la Polizia stanno infatti analizzando come applicarla nel pieno rispetto delle normative vigenti, in particolare delle direttive del Garante della Privacy, che negli anni ha posto limiti molto stringenti sull’utilizzo dei dati biometrici.

L’obiettivo sarebbe quello di definire un sistema che consenta di identificare in modo rapido eventuali soggetti già colpiti da Daspo o protagonisti di episodi violenti, evitando però un monitoraggio indiscriminato del pubblico. Per questo motivo si starebbero studiando protocolli specifici, procedure controllate e l’adozione di database limitati e strettamente regolamentati.

Dal confronto sono emersi anche altri temi: la necessità di migliorare le infrastrutture, potenziare la videosorveglianza tradizionale, uniformare i protocolli di sicurezza tra gli stadi e aumentare la collaborazione tra società sportive e forze dell’ordine. Misure che, nelle intenzioni della Lega, dovrebbero modernizzare l’intero sistema.