Serie A, la Lega scende in campo per i diritti umani. Tutti i dettagli sulla nuova iniziativa

Serie A, lanciata una nuova campagna per promuovere uguaglianza, rispetto e inclusione attraverso il linguaggio universale del calcio

In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, celebrata il 10 dicembre e giunta quest’anno al 77° anniversario dell’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, prende nuova forza l’iniziativa Senza diritti non c’è partita. La campagna è promossa da UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con la Lega Calcio Serie A, e coinvolgerà l’intero massimo campionato italiano.

Per questa edizione è stato realizzato anche uno spot istituzionale, che verrà trasmesso sui maxischermi di tutti gli stadi in occasione della 15ª giornata del Campionato Serie A Enilive 2025/2026, oltre che sui canali social ufficiali dei Club, della Lega Calcio Serie A e dell’UNAR. Il claim “Senza diritti non c’è partita” sarà inoltre presente nelle grafiche televisive diffuse poco prima del fischio d’inizio di ogni incontro, rafforzando il messaggio in un momento di massima visibilità.

Senza diritti non c’è partita, il messaggio alle nuove generazioni

La campagna viene rilanciata con l’obiettivo di parlare soprattutto alle nuove generazioni, utilizzando il calcio come strumento educativo e culturale. Attraverso lo sport più seguito del Paese, UNAR e Lega Serie A intendono ribadire come uguaglianza, rispetto e inclusione siano valori fondamentali non solo dentro, ma anche fuori dal campo.

L’iniziativa ribadisce come la tutela dei diritti umani sia una condizione imprescindibile per creare un ambiente sportivo sicuro, rispettoso e aperto, contrastando ogni forma di discriminazione. Con questa campagna, UNAR e Lega Calcio Serie A rinnovano un impegno condiviso che va oltre il risultato sportivo, ricordando che senza diritti, davvero, non può esserci partita.

A sottolineare il significato dell’iniziativa è Mattia Peradotto, Direttore dell’UNAR, che ha spiegato:

«La campagna “Senza diritti non c’è partita” torna anche quest’anno a conferma di un impegno che coinvolge tutte e tutti. Insieme alla Lega Calcio Serie A vogliamo rivolgerci in particolare alle nuove generazioni, utilizzando il linguaggio universale dello sport e del calcio per promuovere uguaglianza, rispetto e inclusione. Garantire i diritti fondamentali significa costruire comunità aperte e solidali, in cui ogni persona possa sentirsi riconosciuta e valorizzata».

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